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7.0/10
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Ormai sembrerebbe un dato di fatto anche dal punto di vista scientifico: una persona amata in passato, trascinerai quel sentimento verso di lei per tutta la vita, anche se naturalmente in forma migliore. In un certo senso è su questa teoria che si basa Ao Haru Ride ( A un passo da te), anime della stagione estiva 2014 composto da 12 episodi e tratto dall'omonimo manga edito in Italia dalla Planet Manga. Premetto fin da subito che nonostante non sia un amante del genere shoujo, la serie mi è piaciuta e l'ho seguita con piacere fino alla fine, tuttavia non raggiunge chissà quale livello proprio perché si tratta di un anime di questo genere. Ma adesso spiegherò tutto passo per passo.

La trama parte ai tempi della scuola media quando la nostra protagonista Futaba si godeva quegli anni spensierati giocando con i suoi compagni di classe, in particolare con Tanaka, un ragazzo per la quale la ragazza prima citata provava già qualcosa. Gli anni passano e Futaba frequenta la scuola superiore in una classe dove non c'è più Tanaka, e in un primo momento sembra che la ragazze si sia quasi dimenticata di questo ragazzo, ma quando durante la pausa la incontrerà vicino al bar della scuola, i sentimenti verso di lui sembrano rifiorire in una botta sola e dunque la ragazza cercherà di rilegare con questo ragazzo che non vedeva da parecchio tempo, ma esso si presenterà con un carattere che lei non aveva mai visto e dunque dovrà imparare a conosce un nuovo ragazzo ma del quale in fondo prova ancora qualcosa.

I personaggi sono i classici che si trovano in un' opera di questo genere, infatti abbiamo Futaba che è una ragazza molto introversa e impacciata mentre invece Tanaka è un ragazzo con un comportamento quasi militare, quindi sempre con una faccia che non lascia fiorire emozione e con un carattere sempre calmo e senza un briciolo di timidezza. Poi ci sono altri personaggi che saranno gli amici in comune di questi due ragazzi, dove abbiamo la rivale in amore di Futaba, la ragazza taciturna che è innamorata dal professore (che è anche il fratello di Tanaka), e il ragazzo vivace e casinista. Insomma, abbiamo tutti quei personaggi stereotipati che troviamo molto spesso in opere di questo genere.

Come ho già detto prima l'opera di per se è bella e chiunque penso riuscirebbe a seguirla tranquillamente fino alla fine, tuttavia non offre chissà quali novità riguardanti il genere shoujo che ultimamente sta un po' cadendo nella banalità e difficilmente riesce a rinnovarsi. Anche qui non ci sono cose che rendono quest'opera una novità, perché anche il tema dell'amore che rinasce dopo tanti anni si è già visto in altre opere e inoltre le caratteristiche dei personaggi principali sono banali pure quelle e non abbiamo un personaggio che esalta rispetto agli altri.

Una nota positiva la possiamo dare all'opening e all'ending che hanno una melodia che rispecchia il genere ma che comunque è orecchiabile e ti può facilmente rimanere in testa. Per quel che riguarda i disegni si vede che sono presi da un manga shoujo: personaggi femminili con occhi tondi e grandi mentre i maschi sono quasi tutti belloccioni con sguardi penetranti e capelli medio-lunghi dove vengono risaltati ciuffi etc.

Il finale è difficile da spiegare senza fare spoiler, possiamo dire che poiché il manga da cui è tratto è ancora in corso non vi aspettate chissà quale risvolto romantico, tuttavia negli ultimi episodi ci saranno delle novità.

In conclusione, io consiglio la visione di questa serie solo se siete un po' astemi da serie shoujo perché se invece vi siete fatti una scorpacciata di opere di questo genere potrete ben vedere che questa serie non rappresenta la novità, ma indubbiamente non lo si può considerare un brutto prodotto.