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5.0/10
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Another viene prima abbozzato, successivamente imbastito, ne viene fatto lo scheletro, messa la carne, costruiti gli arti, riprodotto il volto, unite le articolazioni, fatti crescere i capelli, dipinto il corpo, aggiunti gli occhi vitrei, truccato e infine messo in piedi.

12 fasi di svolgimento che costituiscono (dovevano costituire) l'enigma di Another. Un giallo che per prima cosa sarebbe opportuno separare dal genere horror: se da un lato dimostra una trama in cui si sente la presenza di una forza maligna e ignota, dall'altra non è in grado di suscitare nello spettatore emozioni di paura e disagio tipiche del genere. Il problema è dovuto soprattutto a personaggi poco convincenti, composti per la maggior parte da quindicenni che dal punto di vista psicologico non reagiscono adeguatamente alle vicende atroci e alle trame sinistre dell'anime. In loro non si riesce quasi mai a percepire quei connotati di disperazione che invece riescono bene a trasmettere le cupe ambientazioni e le angoscianti musiche di sottofondo, che confermano con chiarezza le divergenze tra un comparto tecnico all'altezza e una regia poco degna di fare coppia.

Pur essendo molto lento negli sviluppi e mischiando il tutto al tema scolastico, Another non ha il mordente necessario per approfondire tematiche che si impone quasi per scherzo di accennare, come l'emarginazione, la superstizione, il caso, l'esistenza, la vita e la morte. Si limita a raccontare con leggerezza una storia misteriosa e soprannaturale (dall'incipit forse non molto credibile) lavandosi le mani su qualsiasi morale e filosofia. Questo la rende un'opera semplice, che sarebbe potuta diventare sublime se fosse stata sviluppata con maggiore risalto e sensibilità per i contenuti.

Inspiegabile il calo di qualità dalla prima metà (1-6) alla seconda metà (7-12) della serie, con le ultime due puntate che cascano inesorabilmente nell'oblio. Non si tratta soltanto del cambio di target che fa perdere senso alla trama, ma proprio di tutta la farsa che costituisce l'insieme delle puntate 7-12. Incoerenze e carneficine insensate ed evitabili finiscono per mettere un gusto amaro ad una serie poco empatica.