logo GamerClick.it

-

"EF-A tale of memories" è sicuramente una serie che mi ha coinvolto, tant'è che ho guardato tutti i dodici episodi in una volta (anche se sono consapevole del fatto che così facendo non si riescono a cogliere tutti i particolari).

Per quanto riguarda la trama, i dodici episodi ci mostrano due vicende separate tra loro, le quali proseguono parallelamente senza intersecarsi tra loro. Il soggetto di entrambe non è innovativo: in una troviamo il tipico triangolo amoroso mentre nell'altra una persona afflitta da un problema di memoria tale per cui riesce a ricordare solo le ultime tredici ore. Ciononostante ho trovato entrambi gli archi narrativi molto coinvolgenti sotto il punto di vista emotivo. Vi sono moltissime scene commoventi e mai troppo mielose, tranne forse una che non descrivo per evitare spoiler.
Un'altra nota positiva è che non vi è mai un momento morto e ciò porta lo spettatore a rivolgere tutta la sua attenzione a ciò che accade.
Un elemento negativo che mi sento di dover segnalare è che la vicenda del triangolo amoroso è stata trattata, a mio parere, in modo un po' superficiale, ma probabilmente questo è dovuto al numero di episodi.

Passiamo ai personaggi, che non descriverò nei particolari non solo per evitare spoiler, ma soprattutto perché, personalmente, ciò che più mi è piaciuto è stato conoscerli fino in fondo, episodio dopo episodio. Ne viene che non vorrei privare di questa esperienza un futuro spettatore (ammesso che qualcuno legga la mia recensione). Mi limito a dire che ciascuno dei protagonisti è unico e ben definito.

La grafica: il character design non colpisce ma è comunque molto apprezzabile, così come per le animazioni. Il punto forte sono invece gli sfondi, caratterizzati da numerosi e particolari giochi di luci ed ombre. Un fatto che invece mi ha lasciato un po' interdetto, nel senso che non so come interpretarlo, è che a volte i personaggi sono circondati da una sorta di alone di luce che li fa sembrare degli spiriti.

Vorrei ora dedicare qualche parola alla regia. Di solito non lo faccio nelle mie recensioni per il semplice motivo che proprio non me ne intendo. Tuttavia anche io ho notato che il regista è stato davvero bravo o almeno così mi è sembrato.
In primo luogo il continuo spostamento da una vicenda all'altra è orchestrato in maniera tale da non confondere affatto lo spettatore. Anzi ho la sensazione che abbia aiutato a mantenere alta la concentrazione su entrambi gli archi narrativi per poi concluderli in climax.
Alcune scene poi sono davvero molto particolari e sembra che il regista abbia voluto ricreare un'atmosfera visual novel. Infatti spesso vi sono situazioni fisse, con rari e leggeri movimenti, che spingono a concentrarsi interamente sui dialoghi.
Altre sono invece riescono ad esprimere perfettamente la drammaticità del momento. Mi riferisco in particolare a:
Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)
All'episodio sette quando Miyako continua a mandare messaggi vocali a Hiro e le scritte si sovrappongo.
All'episodio dieci quando, durante la telefonata tra Miyako e Hiro, l'inquadratura della ragazza è scandita in modo martellante dal trascorrere dei secondi. [FINE SPOILER]

Per concludere, ripeto ancora una volta che il coinvolgimento emotivo è davvero elevato. Entrambe le vicende sono caratterizzate da sentimenti e passioni travolgenti di fronte alle quali non si può rimanere indifferenti. Lo consiglio a chiunque abbia un minimo di sensibilità.