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"Akame ga Kill!" è stato un titolo molto atteso del periodo estivo 2014 e si definisce un anime d'azione, drammatico e splatter. Proprio per queste premesse fin dal primo episodio sono rimasto piuttosto perplesso.

Inizialmente quest'opera appare come il tipico anime harem peggio stereotipato, in cui il personaggio principale è circondato da un gruppo di belle assassine. Passiamo dalla ragazzina viziata e scontrosa al maschiaccio più alla mano e simpatico, da quella più fredda e distaccata a quella più dolce e svampita. Senza farci mancare nessuna macchietta, nel gruppo abbiamo anche il tipico omone forte e muscoloso ma dal cuore tenero e gentile.

Con il passare delle puntate "Akame ga Kill!" si conferma l'anime superficiale e scontato cui appariva sin dall'inizio, l'eccellente grafica e disegni non bastano a sollevare il voto complessivo dell'opera.
Il problema principale di quest'anime è che si basa (o almeno cerca di farlo) sui sentimenti, sulle riflessioni e sulle vicissitudini dei vari protagonisti. Niente di meno azzeccato in un mondo in cui i personaggi hanno uno spessore psicologico pressoché inesistente e accompagnati da una sceneggiatura non certo migliore. Troviamo infatti villain sociopatici che diventano dolci e amorevoli creature da una puntata all'altra, e i nostri protagonisti (segnati da lacrime e scontri sanguinosi) che conducono una vita da assassini mentre vanno in giro a fare shopping allegramente o a preparare pranzetti deliziosi. Ridicolo.
Questo lato grottesco dell'anime si mostra specialmente nelle prime puntate dove si alternano scene pseudo-comiche ad altre più dark' e splatter senza alcuna coerenza.
Compare ogni tanto un qualche accenno ad una riflessione, un analisi del mondo spietato in cui vivono… argomenti potenzialmente interessanti e degni di un seinen se sviluppati decentemente. Ma, un accenno appunto, perché nella scena successiva si passa come sempre a scene superficiali e/o fan service che ne ammazzano completamente il filo di pensiero.

Un punto a favore di "Akame ga Kill!" è sicuramente l' ottima realizzazione dei combattimenti grazie al notevole aspetto grafico e sonoro. Questo permette perlomeno un più godibile scorrere delle puntate.

In definitiva è un titolo con una trama di base che sarebbe potuta diventare interessante ma che si è rifugiata in uno stile commerciale fatto di fan service, harem-love, comicità e sangue (no-sense). Tutto in un unico minestrone mal assortito.
Un voto finale che non può raggiungere la sufficienza: 5,5.