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7.0/10
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Attenzione: la recensione contiene spoiler

A differenza dei molti giudizi negativi riguardanti questo anime, io devo dire di averlo sempre trovato suggestivo e unico nel suo genere; sicuramente si possono dire svariate cose su esso, ma non si può dire che non abbia colpito il pubblico sia positivamente che negativamente.

La storia parla di un ragazzo (Makoto) che è segretamente innamorato di una ragazza che si chiama Kotonoha, che vede ogni giorno sulla metro e che frequenta la sua stessa scuola; la ragazza non sembra accorgersi però della sua esistenza. Quasi subito una compagna di classe di Makoto di nome Sekai scopre della cotta del ragazzo e decide di aiutarlo a conquistare il cuore di Kotonoha. Fin qui tutto normale, diciamo... classico shojo sentimentale ambientato tra i banchi di scuola, niente di eclatante o sconvolgente. Sekai diventa quindi amica di Kotonoha, che si rivela essere una ragazza con qualche problema a socializzare con gli altri e riesce quasi subito a far fidanzare i due. Peccato che la coppia Makoto-Kotonoha non funziona assolutamente... diciamocelo, sembra una storia senza coinvolgimento e fin troppo platonica agli inizi; ad aggiungere il carico da cento arriva Sekai, che si rende conto di aver fatto una stupidaggine, perché anche lei è innamorata di Makoto e Makoto stesso, stanco della continua insicurezza di Kotonoha, la tradisce con Sekai. Un bel triangolo fin qui, ma, in fondo, in quale anime non è capitato?
La cosa che maggiormente colpisce di "School Days" è che il protagonista assume in poche puntate un cambiamento veramente assurdo, fino a passare dal classico ragazzo timido e impacciato al sex simbol della scuola, che comincia ad andare con tutte e a tradire sia la sua prima ragazza (a cui non aveva detto chiaramente come stavano le cose) che Sekai. Il triangolo si trasforma in una forma geometrica illimitata e senza fine, ci troviamo davanti a un protagonista senza morale e senza gusto, che onestamente ho veramente odiato perché non riuscivo a dargli un senso.
Ma non è finita qui, infatti la povera Kotonoha dopo tutti i tradimenti comincia ad assumere un atteggiamento da matta psicolabile, e Sekai ai limiti della dignità finge di aspettare un bambino, credendo di legare a sé Makoto (cosa che si rivela inutile, dato che lui torna da Kotonoha, perché era l'unica che lo aspettava ancora nonostante tutto). Nel finale Sekai, sconvolta da un attacco di rabbia, uccide Makoto, e successivamente Kotonoha uccide Sekai e va in vacanza su una bella barca a vela con la sua testa decapitata...

Allora, sotto ogni punto di vista tutto ciò si può ritenere disgustoso e senza senso, ma io trovo che "School Days" sia nato proprio per questo! Per far capire che non sempre l'amore finisce bene, e che nella vita ci sono anche storie che veramente finiscono nel sangue. Massimo rispetto per la storia che, sebbene abbia ricevuto molte critiche, è originale nel suo genere.
Questo anime contiene tra l'altro ogni genere possibile e immaginabile, ma tutto in maniera graduale. Partiamo infatti da uno shojo, per poi passare a un harem con un tantino di ecchi, e poi si arriva allo psicologico e drammatico vero e proprio - basta ricordare lo sguardo di Katsura Kotonoha che cambia di puntata in puntata per rendersene conto -, e si finisce in uno splatter/horror diciamo. Molti diranno che il finale è fin troppo improvviso e sconnesso nella trama, ma penso che l'autore volesse puntare proprio su questo: l'imprevedibilità della vita.