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"Akatsuki no Yona", letteralmente "Yona dell'alba", parla della storia della principessa Yona a cui, nel giro di poche ore, cambia completamente la vita. Il giorno del suo compleanno suo cugino, di cui lei era non tanto segretamente innamorata, uccide il padre di lei, il re Il, proprio davanti ai suoi occhi. Yona viene salvata in extremis da Son Hak, il Raiju che si occupava di proteggerla e i due scappano via. E' veramente notevole vedere l'enorme cambiamento della protagonista in, fino ad ora, ventuno episodi. All'inizio lei, debole e viziata, non faceva altro che piangere ed affidarsi ad Hak, pian piano finalmente capisce chi è e qual è il suo scopo: vedetta, e lo fa trasparire molto facilmente quando non si fa alcuno scrupolo a chiedere, quasi ordinando, la forza di preziosi alleati. Si, perché la nostra eroina ha dalla sua parte dei guerrieri fortissimi, legati a lei da un'antica profezia.
Ma ottenere l'aiuto di questi guerrieri non si rivelerà un'impresa facile e Yona dovrà sudarsi l'aiuto, e l'amicizia di queste persone, non le basta il legame di sangue che li unisce. E' bello ogni tanto vedere una donna forte come protagonista, non si vede facilmente in un anime, anche se devo dire che per alcuni versi, Akatsuki no Yona mi ricorda vagamente Fushiji Yugi.

I disegni dell'anime sono curati dallo studio Pierrot, lo stile è inconfondibile e abbastanza carino. La prima opening è azzeccatissima, molto orientale e delicata, perfettamente in tema con l'anime.