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4.0/10
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Ci sono periodi in cui vengo pervasa dalla voglia di ricongiungermi al mio "io femminile", per cui accantono gli anime più violenti e impegnativi alla ricerca di qualcosa di fresco, spiritoso, leggero, romantico, che possa farmi scappare qualche sospiro. Credevo di trovarlo in "Special A", visto il tanto parlare di questa serie, ma dire che sono rimasta scottata è poco. Deludente, piatto, monotono: potrei anche terminare qui la recensione, ma non sono tipa da fare sconti, per cui elencherò passo passo le varie cose che mi hanno spinta a selezionare quel quattro lì in cima.

Primo: il doppiaggio. Io sono dannatamente fissata col doppiaggio, è la prima cosa che noto se non si tratta di un anime fansub. Brutto, chiassoso, pacchiano, banale. Uno dei peggiori, forse.

Secondo: i disegni. Cosa sono quelle? Pali della luce? Autostrade deserte ai confini del mare? Ah, no... sono gambe. Forse il fatto che i Giapponesi siano alti in media un metro e una Vigorsol li ha spinti a esagerare con le proporzioni, ma qui si rasenta il ridicolo. No, davvero, come si fa a guardare obbrobri simili? O i personaggi sono discendenti dei Watussi, o qualcuno non ha compreso le normali dimensioni del corpo umano, molto probabilmente la seconda. Alzando lo sguardo in alto, lungo le chilometriche gambe (attenti a non farvi venire il torcicollo, eh!), troviamo le facce, brutte e anonime come poche. Ho avuto molte difficoltà nel riuscire a distinguere i vari personaggi, se non fosse stato per il colore dei capelli sarebbe stato impossibile. Non si riesce a distinguere nemmeno il protagonista, figuriamoci! Eppure dovrebbe spiccare fra tutti, visto che è il classico belloccio con più soldi che cellule in corpo...!

Terzo: i personaggi. Irritanti, noiosi, scontati. Tante fotocopie di tanti personaggi meglio riusciti di altri anime indubbiamente migliori. Hikari, la protagonista, mi sembra un po' la bruttissima copia di Akane Tendo: inettitudine in cucina, sempre a menar mani, rivalità col protagonista maschile. E Kei, è almeno la brutta copia di Ranma Saotome? Macché, nemmeno quello! Magari sarebbe stato meglio riuscito! Un ragazzo disumano che gestisce aziende multimiliardarie, prende 250 su 100 a ogni esame a scuola, rompe le scatole a tutti e si dà tante arie. Ah, già, non riesce a far capire a Hikari di essere innamorato di lei. Geniale, il ragazzo! Tralasciamo gli altri: non ricordo nemmeno i loro nomi. C'è il classico tizio che mangia quanto un T. Rex, una tipa brava a cucinare (molto pallosa, migliore amica della protagonista), due fratelli gemelli (una finta muta, l'altro, muto, farebbe meglio a esserlo realment,e almeno eviteremmo vagonate di cretinate inutili in più da digerire) e un tipo che ama gli animali. Tanti tipi e tizie, insomma. Per non parlare degli antagonisti... Topo Gigio creerebbe più disagi! Pessimi.

Quarto: trama. Ci sono questi due ragazzi, in lotta tra loro fin da bambini. Lui vince sempre, lei perde e si arrabbia. Lui, super bello, intelligente e ricco è innamorato di lei, ma lei è troppo stupida per capirlo. Iniziano malintesi, pseudo problemi causati da individui completamente a caso. Non credo ci sia altro da aggiungere.

Quinto: ambientazione. Sono sicura che in molte scuole del Giappone una Special A (ovvero una classe riservata agli studenti migliori) esisterà davvero. Il problema è che tutti e sette i ragazzi della Special A non hanno nulla che li distingua dagli altri: non studiano mai, fanno sempre casino, non aprono libri ma incredibilmente sanno più cose dei docenti universitari e hanno una "memoria fotografica" che, chiamarla così, è riduttivo. Sembra che abbiano un processore Xeon al posto del cervello. Per giunta si lamentano se gli altri studenti (quelli che si ammazzano davvero sui libri, per capirci) li odiano, e passano anche per i cattivi...! Credo che la funzione principale della Special A dovrebbe essere fornire un ambiente adeguato allo studio in modo da permettere ai ragazzi privilegiati di usufruire di tecniche aggiuntive e incrementare le loro conoscenze in maniera autonoma. Loro invece prendono the e pasticcini, dormono e litigano, eppure hanno sempre il massimo. Sarà forse che uno di loro è niente meno che il figlio della preside? Misteri.

Credo di aver detto tutto... ah, dimenticavo. Le scenette comiche sono davvero pessime. Dopo ogni gag mi ritrovavo a pensare "Ah... dovrei ridere?"... e dire che sono una dalla risata facile che ama il demenziale! Non continuo oltre, rischierei di abbassare ulteriormente il voto. Quello che più mi brucia non è tanto la delusione, quanto la perdita di tempo. Davvero, ci sono centinaia di cose migliori da fare, come ad esempio giocare ai giochini stupidi di Facebook o guardare un video di animali che fanno versi strani su YouTube. Concludendo, sconsigliato. I veri shojou sono ben altri, diffidate dalle imitazioni!