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Mi sono avvicinato a questa serie spinto più che altro dalla somiglianza della protagonista con Heidi, piuttosto che per un particolare interesse nel canovaccio, visto che questo "Sanzoku no Musume Ronja" è stato concepito evidentemente, per il pubblico dei più piccoli. Ebbene, dopo aver visionato il ventiseiesimo e ultimo episodio, mi pare giusto tributare i giusti meriti a una produzione che, nella sua categoria, è decisamente fra quelle meglio riuscite.

Premetto subito un paio di aspetti: il voto "7", non altissimo, è giustificato dal fatto che non è certo un anime per adulti, cioè la stragrande maggioranza degli utenti di Animeclick.it. Se ci fossero dei bambini a leggere questa recensione, il voto che loro dovrebbero considerare è di un punto e mezzo in più, visto che troverebbero sicuramente gratificazione nella visione di questo anime, a differenza di un adulto che, probabilmente, non troverebbe di grande interesse le vicende di Ronja e compagni.
Questa valutazione lascia spazio a una ulteriore considerazione: è un peccato che ci troviamo in un periodo così poco florido nei confronti dell'animazione giapponese. Tenendo conto che molto difficilmente questa serie verrà localizzata in italiano, e che ancor più difficilmente ci possano essere dei bambini italiani disposti a seguire un anime in lingua originale sottotitolato, rimane l'amaro in bocca, pensando a un buon prodotto che non riuscirà a farsi conoscere qui da noi, a vantaggio di altre produzioni di valore molto più blando, ma molto più appetibili a livello commerciale.

Chiusa questa amara considerazione, passiamo alla disamina di questo "Sanzoku no Musume Ronja".
La trama, seppur semplice e adattata alle esigenze di un pubblico di bambini, presenta comunque una certa profondità, visto che non manca di lanciare ai piccoli spettatori messaggi ricchi di determinati valori, che possono essere il fatto di controllare la paura, temerla ma vincerla, rispettare la natura e gli animali, avere rispetto per sé e per gli altri. E non mancheranno anche alcuni passaggi in cui, dimostrando come la mentalità nipponica nel tirar su i figli sia parecchio diversa dalla nostra, Ronja e i suoi amici saranno in palese difficoltà, subendo minacce da mostri apparentemente soverchianti in forza, o trovandosi in situazioni paurose a causa del comportamento di altri personaggi o dell'ambiente naturale tanto amato da Ronja. E, sempre a testimoniare la palese volontà di intrattenere i più piccoli, non mancheranno gag in cui gli adulti appariranno molto meno saggi dei bambini o comunque più ridicoli di loro, suscitando l'ilarità generale.

I personaggi sono ben approfonditi. La maggiore caratterizzazione la riceve Ronja, e non poteva essere altrimenti, che ci appare irascibile, onesta, vivacissima, orgogliosa e sincera. E spesso e volentieri molto più matura e saggia di quanto ci si potrebbe aspettare da una bimba di otto-dieci anni.
Analogo trattamento lo riceve il suo amico Birk, che in comune con la piccola amica ha l'onestà di fondo, che porta anche lui a rifiutare la futura vita da brigante, l'estrema vivacità e un coraggio e una riflessività che lo porteranno a supportare la scapestrata amichetta in più di un'occasione.
Per quanto riguarda gli adulti, sono tratteggiati spesso e volentieri in modo comico e scanzonato, ma, talvolta, anche in modo estremamente negativo, come i padri di Ronja e Birk, che per prevalere l'uno sull'altro nell'eterna lotta tra le loro bande di briganti, da sempre rivali, non esiteranno a compiere vere e proprie bassezze.
Unici personaggi adulti a ricevere una caratterizzazione soltanto positiva sono Lovis e Skalle-per, il brigante anziano del castello dei Mattis. La madre di Ronja, Lovis, racchiude in sé le qualità della mamma ideale: generosa negli abbracci e nei momenti dei pasti, ma ferma e decisa quando si tratta di tenere a freno i bollenti spiriti di Ronja o (soprattutto) del padre. L'anziano brigante a riposo, invece, si pone come un costante punto di riferimento per la piccola Ronja, incoraggiando il suo lato onesto, e la sua decisione di rigettare il mestiere del brigantaggio, e sempre pronto a intrattenerla con racconti sulle meraviglie della natura o con una partita a dadi.

Per quanto riguarda il comparto grafico, il lavoro compiuto dagli autori non è malvagio.
Personalmente non apprezzo molto l'uso esclusivo della CG per i personaggi, che infatti perdono un po' di espressività e fluidità rispetto ai "colleghi" disegnati con altri sistemi; certo però che sicuramente, dai primi esperimenti in CG cui abbiamo assistito, sono stati fatti passi da gigante anche in questo senso. Se per quanto riguarda i personaggi non siamo a livelli di eccellenza, tutt'altra questione è invece quella che concerne fondali e scenari.
Sia gli interni (solitamente il castello dei Mattis, la famiglia di Ronja) sia, soprattutto, gli esterni (con panorami e campi larghi mozzafiato, quasi da cartolina) sono infatti lo stato dell'arte, con colori vivaci e immagini dettagliatissime, quando vedremo Ronja e Birk contemplare la valle sotto ai loro piedi, o più tenui, ma con una costante attenzione a dettagli e particolari, quando la banda, al caldo del castello, vivacizzerà la serata con qualche danza, rischiarata solo dalla luce del caminetto e qualche candela.
Molto belle le sigle, soprattutto la opening, che non fa mistero dell'anima ecologista della produzione, mostrando i panorami che poi ritroveremo nei vari episodi, e cantando della bellezza della natura.

In conclusione, siamo di fronte a un prodotto che è, evidentemente, di nicchia e che, di conseguenza, temo non vedremo mai in Italia. Peccato, perché come prodotto di animazione per i miei bambini preferirei di gran lunga "Ronja la figlia del brigante", piuttosto che uno degli abominevoli cartoon made in U.S.A. che ci vengono propinati dai palinsesti televisivi attuali.