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7.0/10
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YOUR LIFE IS THE RESULT OF YOUR OWN DECISIONS

Dopo aver visto Ping Pong The Animation, non ho potuto fare a meno di cercare e visionare quante più opere possibili di Masaaki Yuasa. Di questo regista scrissi: "Tutte le sue opere sono nel contempo personali ed eterogenee. Ad ogni sua opera sai che troverai la mano di Yuasa, ma sai anche che troverai qualcosa di completamente nuovo.". Questo film tuttavia è un discorso a parte. Con Mind Game, che contiene spunti seminali per opere future come The Tatami Galaxy e Happy Machine, Yuasa sembra aver voluto animare un suo manifesto stilistico.

La cosa che colpisce di più è certamente lo stile grafico. L'autore utilizza diversi stili grafici e tecniche, rendendo erroneamente quest'opera "troppo sperimentale" già per molti. Sarebbe errato dire il contrario, ma in molti confondono sperimentale con non-sense, mentre sono due cose molto differenti. Posso dire con certezza che Mind Game è più sperimentale per quanto riguarda la sceneggiatura piuttosto che per il comparto grafico. L'incipit del film è molto interessante. La telecamera, posandosi sullo schermo di un telefonino nei primi minuti di animazione, ci svela tramite un messaggio scritto in inglese il leitmotiv dell'opera. Si parla di vita, ma si parla soprattutto di scelte, senza sconfinare nella filosofia del libero arbitrio. Il film fa pensare, anticipando di quasi cinque anni quel fantastico film chiamato Mr. Nobody. Poi la svolta, due personaggi trasformano l'atmosfera in tarantiniana. Ancora dopo, una lunga sequenza action. Dopo, ancora scene oniriche. E così via, sembra quasi che Yuasa abbia voluto comprendere in questo manifesto stilistico tutti i generi esistenti, per dimostrare la sua poliedricità. Ma il risultato è solamente un calderone, che rovina lo spunto iniziale sfociando poi nella noia della seconda metà del film. Ci sono spunti interessanti - la morte, la vita, le scelte, il riscatto, il sovrannaturale -, ma sono troppi e gestiti male.

Yuasa ha questo problema. Ha i mezzi e le capacità per creare opere memorabili, ma perde spesso il punto della situazione. E lo fa quasi spesso volontariamente (a voi decidere se ciò sia un aggravante o meno). Mind Game, quando applica la sua atmosfera romantica e pietosa all' "interpretazione a molti mondi", risulta interessante, ma soprattutto fa riflettere e commuovere. Purtroppo, a partire dalla parte action, si perde, deludendo le aspettative. Non è riempendo la testa dello spettatore di input visivi che lo si tiene occupato, bisogna anche creare una struttura coerente che renda l'opera memorabile nel tempo, se no ci si ritrova con innumerevoli scene dal forte impatto visivo e registico ma fini a loro stesse.