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9.0/10
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Primo: Alle domande su dove vi troviate non mi è possibile rispondere
Secondo: Fra non molto per i signori verrà organizzato un gioco
Terzo: La modalità di gioco sarà decisa da una roulette
Quarto: La posta in gioco sarà la vostra vita
Quinto: Per finire, non vi sarà possibile uscire dal locale fino al termine del gioco

Ho sempre delle grandi difficoltà a giudicare un'opera che trovo praticamente priva di difetti. Questo basti a far capire quanto ho apprezzato questo anime. Non intendo parlare in alcun modo della trama, qualora già non la conosciate, perché rovinerei le incredibili emozioni che proverete guardando il primo episodio, a cui spetta il compito di presentarci i toni e la particolare ambientazione della storia; quindi se volete sapere qualcosa sulla trama vi consiglio semplicemente di ritagliarvi una mezz'ora da dedicare al primo episodio.
Non c'è credo un motivo particolare per amare questa serie, semplicemente ogni puntata per me è stata un pugno nello stomaco e mi ha toccato profondamente, spesso commuovendomi o provocandomi un forte smarrimento e disagio.
Forse si può dire che una vera trama non esiste. Le dodici puntate si limitano a documentare l'evoluzione dei due protagonisti, in particolare di Decim, costretto a dover trovare una risposta a una domanda che alla fine è nei cuori di tutti: in cosa consiste la giustizia? È qualcosa di oggettivo o soggettivo? Nel giudicare una persona dobbiamo guardare solo ciò che fanno o il motivo per cui lo fanno? Bisogna giudicare più in base al male compiuto o al bene? Chi è la persona più adatta a esercitare la giustizia? Decim cercherà una riposta a tutto questo, provocando anche gravi sofferenze ad altre persone e infine a se stesso.
Le atmosfere sono scure, a tratti intime e accoglienti, a tratti angoscianti e spaventose. Le musiche mi hanno coinvolto moltissimo (basti pensare al penultimo episodio, quasi per metà privo di dialoghi e che forse mi ha emozionato più di tutti gli altri). Mi sono piaciuti i design dei personaggi, anche i minori.
L'unico neo che forse posso segnalare è l'episodio dedicato interamente a Ginti: spezza completamente l'atmosfera scura della serie e assume toni un po' troppo comici; la scelta di un episodio così diverso dagli altri serve a presentare in maniera spensierata personaggi che si riveleranno molto più drammatici di quanto non si pensi a un primo sguardo, ma trovo che comunque la parte tragica sia stata fin troppo sacrificata; una gestione differente dell'episodio avrebbe reso l'anime praticamente impeccabile a gusto mio.
Ho sentito criticare il fatto che poco spazio venga dato agli altri personaggi. Invece io trovo che questa scelta sia ottima. La brevità della serie e la scelta di mantenerla confinata quasi esclusivamente all'interno del Quindecim conferisce un'atmosfera estremamente intima e che permette di soffermarsi a riflettere e farsi emozionare più che farsi coinvolgere da valanghe di avvenimenti e dettagli. Le spiegazioni fornite sono giusto quelle necessarie, come se anche noi fossimo solo di passaggio nel Quindecim.
Caldamente consigliato.