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"Yahari Ore no Seishun Rabukome wa Machigatte Iru" è una serie speciale. E' speciale perché in un quadro che soddisfa in modo sfacciato tutti gli stereotipi più classici degli anime scolastici riesce a creare comunque un'alchimia unica e originale tra i suoi personaggi principali, i quali sono caratterizzati in modo veramente perfetto. Le interazioni e gli scambi dialettici tra i personaggi riescono a rendere la serie sempre interessante e stimolante, nonostante di fatto non succeda quasi nulla durante i tredici episodi della stagione.

Penso di non esagerare se affermo che il protagonista Hachiman è uno dei personaggi meglio riusciti degli anime degli ultimi anni. Disilluso dalle esperienze passate, Hachiman rifugge la compagnia e i rapporti col prossimo vedendo come essi si basino quasi sempre sulla falsità e l'apparenza. Le sue prove tecniche per isolarsi e rimanere al sicuro nel suo mondo solitario vengono però messe a dura prova quando una delle sue professoresse lo costringe ad entrare nel club di volontariato, condotto dalla perspicace quanto scostante e cinica Yukino, una sorta di "controparte" femminile di Hachiman.

Le tensioni e le interazioni tra Hachiman e Yukino sono il vero motore della narrazione. Tra loro si inserisce Yui, una ragazza molto più ingenua e solare, la cui debolezza è quella di non riuscire a comunicare e far rispettare le sue idee: come Hachiman e Yukino anche lei è, alla fine, sebbene non per sua volontà, una persona isolata. Yui si ritroverà a metà strada tra i due, fungendo a suo modo (e suo malgrado...) da tramite tra di loro.
Il triangolo che si crea funziona incredibilmente bene, nel suo equilibrio assai instabile, con quella componente sentimentale che rimane irrisolta in sottofondo. L'interazione "forzata" con Yui e Yukino spingerà Hachiman nel corso delle puntate a liberarsi almeno in parte di alcuni dei suoi "blocchi" di comunicazione, ma il nostro protagonista rimarrà sempre fedele a sé stesso, il che gli varrà spesso una reputazione da "odioso" agli occhi degli altri.

Le risate non mancheranno in questa commedia brillante e intelligente. Nei monologhi del protagonista, che sono tra i momenti migliori, c'è tutta la genialità e la schiettezza di questa serie: pungenti, taglienti, coerenti, divertenti e mai, mai banali. L'incipit dell'anime è da manuale e rende subito chiara la linea di pensiero di Hachiman: se vi piacciono i primi due minuti guardate la serie e non ve ne pentirete.

Come detto, la trama orizzontale è piuttosto statica e poco sviluppata, il che fa sì che la sottile "tensione di fondo" che si instaura tra i protagonisti non si risolva mai. Ciò potrebbe essere visto da molti come un forte limite, ma a mio parere questa lentezza di base ha l'effetto positivo di lasciare spazio alla definizione del carattere dei personaggi, della loro psicologia e dei loro rapporti. E il punto forte della serie è proprio qui, in questa interazione/schermaglia dialettica, più o meno esplicitata, tra i due "atipici" Hachiman e Yukino. Ci sarà tempo nella seconda stagione per vedere uno sviluppo più marcato della trama.

Il reparto tecnico è di buon livello e anche le musiche risultano gradevoli. Il voto per me è un otto (tendente comunque al nove): vedremo se la seconda stagione continuerà su questa buonissima strada... Assolutamente consigliato.