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"Yahari Ore no Seishun Lovecome wa Machigatte Iru. Zoku" è un anime del 2015 di tredici episodi prodotto dallo studio feel. La serie è la seconda stagione animata tratta dall'omonima light novel di Wataru Watari.

Trama
La storia riprende da dove si era fermata, ovvero dagli eventi successivi alla festa d'istituto. Tempi duri per il club del volontariato, tra richieste e problemi interni. Le cose si fanno tese tra Hachiman Hikigaya, lo studente antisociale alla ricerca di qualcosa di reale, Yukino Yukinoshita, la principessa di ghiaccio senza amici, e Yui Yuigahama, la tipica ragazza della porta accanto.
Litigi, scontri, amicizia e amore. Uno spaccato della vita di tre adolescenti che cercano di crescere senza sapere come fare.

Punti di forza
- La crescita dei personaggi: la prima stagione di "Oregairu" aveva consegnato alla storia degli anime alcuni tra i personaggi con la caratterizzazione migliore mai vista. Nella seconda stagione assistiamo alla crescita di questi adolescenti, che cercano di scoprire sé stessi e di trovare qualcosa di nuovo, di vero. Hachiman, cinico alla ricerca della realtà; Yukino, fredda alla ricerca di un'identità; e Yui, solare alla ricerca di un rapporto speciale. Tutti e tre hanno un obiettivo, ma devono diventare grandi e fare i conti con i sentimenti. Nessuno escluso.
- La psicologia nello scolastico: rispetto alla prima stagione, "Oregairu. Zoku" si addentra ancor più nelle emozioni dei personaggi. Ogni parola, ogni movimento, ogni cenno, tutto ha un significato nascosto, tutto può essere valutato in vari modi. L'insicurezza dei ragazzi, l'instabilità delle relazioni e le difficoltà del diventare adulti vengono mostrati allo spettatore con un livello di introspezione mai visto in alcun anime scolastico. "Oregairu. Zoku" è un vero e proprio viaggio nei problemi e nei pensieri tipici di alcuni adolescenti che si confrontano tra di loro in una società fatta di menzogne e segreti.
- Il cambio di studio: Brains Base aveva fatto un ottimo lavoro con la prima stagione, ma feel riesce a superarlo, rendendo "Oregairu. Zoku" una perla dal punto di vista tecnico. Animazioni fluide, chara più adulto e consono alla caratura dei personaggi, scenari e colori accesi e realistici, OST di livello, con menzione per l'opening. Alcune scene sono fatte con maestria a livello grafico e sonoro. Un lavoro sopraffino.

Punti di debolezza
- La tendenza all'harem: in alcuni punti "Oregairu. Zoku" sembra tendere al genere harem. Pur apprezzando il genere, ritengo che questo anime nello specifico sia così unico e fuori dagli schemi rispetto ad altri scolastici, che farlo diventare un harem lo renderebbe monotono e già visto. "Oregairu. Zoku" riesce a dimostrarsi un'opera più che valida senza l'ausilio di fanservice o dell'espediente harem.
- Il finale: l'ultima puntata lascia aperte varie questioni. Di per sé è ottima, ma il problema sorge nell'eventualità più che auspicabile di un seguito. Per ora gli undici volumi della light novel sono stati adattati (con numerosi tagli) e sembra che la fine sia vicina. Terza stagione? Film? OVA? Se ne riparlerà fra qualche anno.

Voto 10/10
Come prima, più di prima. La seconda stagione di "Oregairu" ha confermato le mie premesse e si è dimostrata ancor meglio del previsto, grazie all'ottimo lavoro dello studio feel, che ha cancellato le mie perplessità.
"Oregairu" va visto. Sempre e comunque. Non solo perché è un capolavoro di caratterizzazione e un excursus di dialoghi di qualità eccelsa. "Oregairu" è lo scolastico più profondo e introspettivo mai prodotto, una ventata di unicità in un genere a volte troppo monocorde. Bastano i tre personaggi principali, le loro azioni, le loro motivazioni e il modo in cui comunicano tra di loro come ragion d'essere visto.
Fantastico. Sublime. Ho finito gli aggettivi per questa serie. Must see and see again.

"Questi sono forse i migliori giorni della nostra vita. Rammentare i rimpianti del passato ti fa desiderare la morte e l'ansia pensando al futuro ti fa cadere in depressione. Per esclusione, il presente è il momento migliore."
L'unico e il solo, Hachiman Hikigaya.