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Quando arriva un supplente a scuola, solitamente i ragazzi gli fanno richieste del tipo:"Mi scusi, può rispiegare quest'argomento? Non l'ho capito". Di certo, a nessuno verrebbe mai in mente di chiedere al proprio giovanissimo supplente:"Mi scusi, può far finta di essere il mio Caro Fratello, cosicché io le scriva delle lettere dove racconto ciò che mi succede ogni giorno, magari accompagnando ogni frase con mielose riflessioni personali? Poi se le va, mi farebbe piacere che mi rispondesse. Sa, sono figlio unico...", no!? Invece no: questa brillante e strampalata idea viene infatti a una timida e ingenua studentessa, Nanako Misonoo, protagonista dell'anime (e manga) "Caro Fratello" . Il titolo, infatti, deriva proprio dall'intestazione delle lettere che la ragazza spedisce regolarmente a quello che è stato il suo professore preferito alle medie, il giovane Takehiko Henmi, che aveva accettato la strana proposta di Nanako.

Nanako è una ragazza dolce, ingenua (molto ingenua), che, lasciate le medie all'età di 15 anni (il sistema scolastico giapponese è un po' diverso dal nostro) inizia a frequentare il prestigioso liceo Seiran Gakuen insieme alla sua amica Tomoko (che ricordiamo, non aveva altri interessi se non fare i biscotti, andare a casa presto e mangiare una torta con Nanako dopo scuola).
Il suddetto liceo è caratterizzato da una sorta di associazione, la Sorority, a cui possono essere ammesse solo ragazze, belle, brave, ricche, intelligenti, con stile, alla moda. Anche Nanako verrà accettata in questo esclusivo club, e da qui si susseguono molte avventure per lei, compresi attacchi alla sua incolumità.

Il liceo Seiran è una scuola solo per ragazze, e già dal primo episodio vengono presentati i personaggi principali: la già nominata Nanako, Mariko, Fukiko, Rei e Kauru. In realtà, la serie ruota attorno alle tre studentesse più popolari della scuola: Kaoru, detta Principe Kaoru, sportiva, allegra, amante della vita, ma afflitta da una malattia che le fece perdere un anno di scuola; Rei,detta Saint Just, studentessa misteriosa e ribelle, che, al contrario dell'amica Kaoru, passa il suo tempo a drogarsi, fumare e suonare il pianoforte malinconicamente; e infine Fukiko, detta Lady Miya, bellissima presidentessa della Sorority, il cui rapporto con Rei è strano e molto misterioso, simile ad un odio-amore molto feroce e buio.

Quando ho scoperto questo anime, ho provato a guardarlo, soprattutto perché il disegno era simile a quello di Lady Oscar, quindi di Ryoko Ikeda. Infatti, questo cartone è tratto da un manga della Sensei Ikeda, "Oniisama he...",ma la differenza è che il manga consisteva in 3 o 4 volumetti, mente l'anime è arrivato a 39 puntate. Da lì ho capito che gli eventi originali, già tragici di per sé, erano stati quintuplicati per allungare la durata dell'anime. A parte questa "piccola sfumatura", mi sono abbastanza svagata a vedere questo anime, anche perché offre vari spezzoni della vita negli anni'80 (quando ancora non c'erano i cellulari. Sai come sarebbe stato più semplice-e breve- questo anime se ci fosse stato il cellulare?!).

Nonostante somigli un po' a una telenovela ambientata al liceo, consiglio "Caro fratello" a chi ama gli yuri ed è pronto a eventi molto, molto tragici!

L'ultima nota alla sigla, cantata dai Cavalieri del Re: il testo non è propriamente profondo, ma la cosa più inquietante sono tutte quelle poupées (bambole) sullo sfondo!!