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"Zetsuen no Tempest", un anime davvero molto interessante, o almeno solo durante la prima metà.
Attirata dal character design intrigante, dal tema shakespeariano e dal genere magico/fantasy, mi sono messa a vedere questa serie alla ricerca di non solo puro intrattenimento.

La storia parla di due amici, Yoshino Takigawa e Mahiro Fuwa, rimasti scossi dall'improvvisa scomparsa della loro amica (non che sorellastra di Mahiro), trovata assassinata dentro casa. Nel frattempo una terribile epidemia comincia a spargersi per il globo, trasformando le persone in metallo. I due, aiutati da una maga (Hakaze Kusaribe) intrappolata in un'isola deserta, riusciranno a sfuggire all'epidemia che si espande nella loro città e cominceranno una ricerca disperata: scoprire chi è l'assassino di Aika, sorellastra di Mahiro. Presto però scopriranno che il loro destino è intrecciato con quello di Hakaze, potentissima maga intrappolata in un'isola deserta con lo scopo d'impedirle di fermare il disastro che si sta abbattendo sull'umanità.

I personaggi principali risulteranno tutti interessanti e ben caratterizzati: ognuno di loro ha uno scopo preciso, che va ben oltre il voler svelare una semplice verità.
In tutto l'anime aleggia un'aura malinconica, e i ricordi di Aika si intrecceranno con gli eventi presenti, permettendoci di conoscere il personaggio per me più interessante dell'intera serie. Verremo tenuti sulle spine e la continua domanda sarà: "Ma questa è una tragedia o una commedia?"
Tutto questo, però, solo nella prima metà dell'anime. Giuro, a quella parte assegnerei 8 come voto, ma sono dovuta scendere a 6 perché gli episodi successivi mi hanno davvero delusa. I filler la faranno da padrone per molti episodi e il personaggio di Hakaze, da interessante si trasformerà in quelle classiche ragazze da harem, senza un particolare spessore. E' il personaggio che più di tutti mi ha deluso. C'è stato un tale abbassamento di qualità da farmi quasi dubitare di quello che stavo vedendo. Alcuni personaggi si sono proprio rovinati, tanto che, tra tutti quanti, come unici davvero interessanti sono rimasti solo Yoshino e Aika.
La seconda parte si è votata più al lato comico, ma non è questo che ha nettamente rovinato tutto: si poteva fare commedia senza scadere nel banale, prevedibile, ripetitivo e noioso. Al di fuori di certi episodi degni di nota, questa parte della serie merita a malapena la sufficienza.

In complesso è un anime che raggiunge la sufficienza e forse qualcosina in più, ma non va oltre al puro tentativo d'intrattenimento.