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"Ribelle - The Brave", è uno dei lungometraggi Disney più sottovalutato degli ultimi anni, insieme a "La principessa e il ranocchio", a dispetto di altri lavori per me molto meno degni di ammirazione come "Frozen" e "Rapunzel", che per motivi inspiegabili hanno riscosso molto più successo.
Non posso negare ciò che è innegabile: non hanno sfruttato al massimo il potenziale di questa storia. Su questo non piove, è triste doverlo ammettere, ma "Ribelle" ha l'incredibile pecca del potenziale inespresso.

Merida è una principessa delle Highlands, testarda e maschiaccia fin dalla più tenera età. Durante uno dei suoi primi compleanni, il padre le regala un arco, e la bimba, lanciando lontano una freccia, si imbatte nei fuochi fatui, i quali le indicheranno il cammino per ritrovare la strada del campo. I fuochi fatui altri non sono che degli spiriti, spiriti buoni. Arriva però nel campo anche un terribile orso, Mor'du, il quale, dopo un acceso scontro con il padre di Merida, finirà per staccare una gamba al re. Passano gli anni, Merida diventerà una graziosa principessa con ben altri interessi rispetto a quelli che avrebbe dovuto avere una ragazza. Alla ragazza piace uscire fuori dal palazzo, andare a cavallo e, sopra ogni altra cosa, tirare con l'arco. La madre di lei, Elinor, non è molto contenta di ciò, questo perché vorrebbe il meglio per la figlia. Nel frattempo sono anche arrivati tre fratellini gemelli per Merida: tre adorabili piccole pesti che creeranno parecchie situazioni comiche lungo tutto il film. Dopo l'ennesimo scontro con la madre, Merida fugge di casa, e si ritroverà nell'antro di una strega. Spinta dalla voglia di potersi riappropriare della propria vita, Merida convince la strega a concederle un incantesimo. Peccato che quell'incantesimo non sarà proprio quello che la nostra principessa si aspettava, e per questo dovrà porvi rimedio.

Dai trailer mi aspettavo che la storia fosse incentrata sulla ricerca di indipendenza di Merida, quello che invece verrà trattato è il difficile rapporto fra madre e figlia. Non che tale scelta sia sbagliata, semplicemente, per come è stato sviluppato, io l'ho trovato noioso. Se la prima parte è divertente e riesce a intrattenere perfettamente il telespettatore, la seconda parte risente parecchio della mancanza di uno sviluppo come si deve.

Personalmente ho amato alla follia il personaggio del padre di Merida: ci sono parecchie scene con lui che sono esilaranti. Lo stesso personaggio della madre non è malvagio. Le tre piccole pesti non parlano, ma le loro azioni sono più che eloquenti. Merida a me non spiace: è la classica ragazzina che cerca di appropriarsi della propria indipendenza. I continui battibecchi con la madre sono normali, e così lo è la reazione della ragazza di fronte all'ennesimo litigio. La strega mi ha fatta morire dalle risate, nonostante le sia stato dato pochissimo spazio, la sua presenza sarà fondamentale per la seconda parte del film.
Ci sono belle scene, bei riferimenti e messaggi, tuttavia la seconda parte, come già detto, è noiosa.
Musiche e grafica per me son ben studiate e armoniche. Molto meglio rispetto a "Rapunzel".

Mi spiace non poter dare un voto più alto, dato che ho finito con l'adorare moltissimo questo lungometraggio, ma, oggettivamente, le pecche di trama sono quelle sulle quali è difficile chiudere un occhio. L'inizio è stato stupendo, potevano svilupparlo decisamente meglio.
Rimane comunque un classico da vedere assolutamente. Non sarà un capolavoro eccelso, ma è certamente godibile.