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Attenzione: la recensione contiene spoiler

Il film si svolge su una certa isola, più specificatamente in una scuola in Giappone, nella quale gli studenti sono impegnati a organizzare il festival scolastico in un clima festoso. In quello stesso periodo però sta attraversando il Giappone una tempesta e gli studenti si ritrovano bloccati a scuola per questioni di sicurezza. Il protagonista, Azuma, litiga col suo migliore amico, Saijo, perché vuole lasciare la squadra di baseball senza un motivo apparente o comunque visibile agli occhi dell'amico. Il giorno che rimangono bloccati a scuola Saijo incontra una ragazza dagli occhi rossi, Noruda, che trova in difficoltà, e quindi è preso da un'apparentemente immotivata voglia di aiutarla. Lei indossa una particolare collana e sembra essere collegata alla tempesta. Ha il dovere di ricostruire il mondo e questo la porterà a morire il mattino seguente, quando avverrà il tutto.

Allo scadere dei venti minuti le sue origini non sono ancora spiegate, e sappiamo tanto su chi è lei come quando la storia è iniziata (cioè niente). Si tratta di una breve animazione, anche troppo a mio parere, che non dà il tempo di spiegare la situazione né tantomeno di approfondire i caratteri dei personaggi. Se vogliamo, si può considerare il comportamento di Saijo come una conseguenza del fatto che si sia sentito sempre un peso per l'amico, e che quindi ora voglia decidere da solo di aiutare la ragazza.
Sorvolando sulla trama, che volendo è abbastanza prevedibile, gli sfondi mi sono piaciuti molto, sono ben disegnati, hanno una grande quantità di dettagli, contrariamente ai personaggi che, se anche fatti un po' peggio, trovo in questo modo carini nell'insieme.
Le musiche sono molto belle, meno il doppiaggio, in cui ho notato poco coordinamento voce-immagine.
Non mi sento di consigliarlo, ma credo che sia il meglio che si poteva fare in quel breve periodo di tempo.