logo GamerClick.it

10.0/10
-

L'idea , anche se non originalissima, era vincente in partenza. Ci avevano infatti già brillantemente pensato i francesi negli anni '80, a rendere umane le varie parti del nostro corpo per spiegarne meglio il funzionamento nel celeberrimo "Esplorando il corpo umano". Non di rado in qualche episodio di telefilm, cartone animato o anime, questa idea viene ripercorsa. In questi casi però il fine non è quasi mai didattico. Ci si limita a cercare la gag.  Difficile dunque decidere come sfruttare un'idea brillante che sembra già essere stata percorsa in tutte le strade possibili. Eppure, dopo aver dato vita a giocattoli, aver fatto volare case con semplici palloncini, aver reso umani dei mostri e rese espressive macchine di ogni sorta la Pixar decide di animare i sentimenti. Il risultato è dei più brillanti. Nulla sa di già visto. La mente umana viene esplorata, animata, colorata, devastata, spaziata, antropomorfizzata.  Tutto grida al capolavoro. Tuttavia è troppo riduttivo descrivere Inside out in questi termini.  Si entra al cinema consapevoli di stare per assistere ad un grande film. Si esce dal cinema avendo imparato una nuova lezione. Perché il nuovo film firmato Pixar non è solo una gioia per gli occhi e per le orecchie. È una grande lezione di vita per grandi e piccini. 


La visione del film è preceduta da un corto di appena sette minuti. La delicatezza del sentimento messo in risalto dalla musica e dalle immagini preparano la mente (e il cuore) alla visione di inside out.  L'inizio del lungometraggio è colorato e divertente, ma un brusco cambiamento nella vita della protagonista  da luogo ad una serie di eventi poco felici. Le sue emozioni magnificamente personificate sono le vere protagoniste della storia. Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura sono i nostri principali sentimenti. Nel film vengono rappresentati con un tratto leggermente naif.  In particolare Gioia -nella versione italiana doppiata da una scoppiettante Stella Musy-, che  è la prima a nascere nella mente della piccola Riley .  I sentimenti nascono con noi e ci accompagnano per tutta la vita. Vorremmo che la gioia fosse il centro della nostra vita e rifuggiamo dalla tristezza, considerata perlopiù l'antagonista della nostra esistenza. Ed infatti Tristezza è cupa, annoiata, perennemente pessimista. Ma come tutti gli altri sentimenti, necessaria. 

Non è difficile immedesimarsi in Riley. Dopo una infanzia felice fatta di giochi, amicizie e sport in lei sembrano essersi consolidati indissolubilmente i valori che l'accompagneranno per la vita. Tuttavia, con le prime delusioni le certezze svaniscono e con esse i valori. E se il mondo sembra cadere addosso all'adolescente, ciò che lei non sa è che il vero  problema non è quello che sta succedendo al di fuori. È al suo interno. A volte quanto di più malvagio possa esistere non viene dall'esterno. Il sonno della mente genera mostri. E così Rabbia, disgusto, e paura invadono la mente della ragazza, stanca, delle ipocrisie degli adulti, dell'indifferenza della gente, della falsità degli amici e della mediocrità della sua esistenza. Non è rara l'esistenza di Riley . Tutti siamo stati (o siamo ancora) Riley . È proprio questo profondo senso di immedesimazione a rendere Inside out speciale. Una profonda  malinconia invade lo spettatore durante la visione, cullato dalle raffinate e malinconiche musiche del premio Oscar Michael Giacchino , capace di trasformare in musica il ricordo, il sentimento, la malinconia. Il sapiente utilizzo dei colori cui siamo già stati abituati dalla Pixar, stupisce anche questa volta lo spettatore. Il mondo interno non corrisponde al grigiore del mondo esterno. Riley non conosce il perché di questo suo turbamento.  
Occorre capire cosa può tirarci fuori da questo buco nero che sembra risucchiarci. Essere ottimisti non basta. La gioia svanisce. E la tristezza prevale. Ma è davvero un male?  Essere tristi è doloroso. Tuttavia -e ce lo insegnò Leopardi- un ricordo, anche se doloroso, è piacevole per il solo fatto di essere ricordato. Fuga, o lotta, angoscia, o perseveranza? La risposta è dentro ognuno di noi.

Un inno alla vita, un monito per gli adulti, divertimento e tanto ancora. E' questo inside out. Andate tutti a vederlo. Sono certa che non ve ne pentirete. La pixar è tornata.

Voto 9.5