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"In realtà io sono..." è un anime datato 2015, composto da tredici episodi, di genere romantico-scolastico con chiare sfumature di commedia. Tratto dall'omonimo manga, racconta le avventure di Kuromine, un ragazzo che non sa mantenere i segreti in nessun modo e, inoltre, è piuttosto sfortunato con le ragazze, fino a quando non scopre il segreto di una sua compagna di classe, Shiragami, alla quale stava per confessare il proprio amore. Da questo momento deve, per la prima volta nella sua vita, mantenere il segreto a tutti i costi, non per se stesso, bensì allo scopo di proteggere la sua nuova "amica".

L'anime in questione ha l'obiettivo di intrattenere attraverso gag a sfondo demenziale, tuttavia non degenerando quasi mai nel trash. Ogni episodio non presenta una trama ben definita, avendo invece come scopo, spesso, quello di introdurre nuovi personaggi e le loro caratteristiche fuori dal comune. Infatti, ogni personaggio che compare nella serie è un vampiro, un lupo mannaro, un alieno e così via, potendo rapidamente immaginare il clima surreale dell'opera, in cui l'unico essere umano "normale" è proprio il protagonista, il quale sfortunatamente non spicca per nessuna dote, essendo bloccato dall'imbarazzo e dalla timidezza intrinseca al suo essere. E pensare che l'anime ha sfumature harem, sebbene sia atipico proprio perché nessuno lo provoca e nemmeno lui si sogna lontanamente di approcciare seriamente, peraltro non riuscendoci a causa di imprevisti quelle poche volte in cui si decide ad agire seriamente. Il problema specifico nella trama è quello di scorrere senza particolari emozioni e sorprese, intuendosi già nei primi episodi l'andazzo generale della storia e persino la sua plausibile conclusione. Proprio il finale è aperto, come ovvio , ma lascia l'amaro in bocca in vista di un'ipotetica seconda serie.

I personaggi, oltre al citato protagonista, sono di vario genere ma quasi tutti sono stereotipati ed entrano in gioco unicamente al fine di compiere la pazzia quotidiana, salvo successivamente tornare nell'anonimato. Questo vale per tutti tranne Aizawa, Shiragami e Kuromine, i quali sono posti al centro della storia, tra alti e bassi, cercando di creare ilarità e parodie divertenti nei rapporti fra loro, specialmente nelle situazioni che si vengono a osservare, riguardanti l'amore corrisposto ma "cieco" di Kuromine e Shiragami. Devo ammettere che fra tutti i personaggi mi sento di salvare unicamente Aizawa, la capoclasse alle prese con il suo segreto da non svelare a nessuno, fantasticando usualmente sui sentimenti ambigui che prova verso Kuromine, non comprendendo la loro natura. Menziono anche Shiho semplicemente sottolineando il suo mancato sfruttamento positivo ai fini della serie; difatti, pur avendo due personalità contrastanti(e non solo quelle), si decide, usando un pretesto ingiustificato di utilizzarne una e basta, prestando come conseguenza logica l'occhio al fan service, mancando l'opportunità di creare situazioni fuori dall'ordinario. Un'occasione sprecata a mio parere.

La tematica preponderante della serie è logicamente l'amore, l'amore adolescenziale corrisposto ma non dichiarato a causa dell'eccessiva timidezza, qui ovviamente estremizzato ma spesso non tanto lontano dalla realtà. Anche la gelosia è ben presente, apprezzando la scelta di non virare alla gelosia negativa, cioè quella che rompe, distrugge le amicizie. Per fortuna l'anime naviga a vista fra rispetto reciproco tra le ragazze e tacite gerarchie fra loro, fatto che è da encomiare perchè, in questo modo, ogni tanto nasce una bella atmosfera romantica tra Kuromine e la sua partner ideale. Per il resto Asahi Kuromine è il classico sfigato che improvvisamente ha la fortuna di essere circondato da belle ragazze, non cogliendo il particolare contesto e continuando a vivere nella sua "beata" ignoranza. Insomma un ragazzo medio, stereotipato che mi ha deluso a causa della sua caratterizzazione eccessivamente prevedibile e puerile.

Un altro difetto, il primo visibile chiaramente, è il character desing che mi aveva spinto, inizialmente, a non intraprendere la visione della suddetta serie, salvo poi ripensarci su. Non mi aggrada assolutamente il volto di tutti personaggi(solo Aizawa si salva), essendo irreali e quasi parodistici in alcuni elementi; gli occhi eccessivamente grandi sono l'esempio lampante ma pure le espressioni sono straordinarie, nel senso di fuori dall'ordinario, difetto sgargiante che rivela tutta la propria intensità nei rari momenti sensuali o almeno pseudo sensuali, momenti in cui non traspare niente di sensuale da parte delle ragazze, bensì soltanto senso del ridicolo ed il mio personale sconforto. Il character desing comunque è voluto , ispirato a quello dell'omonimo manga, ciò nonostante non mi riesce ad andare a genio.

Il lato tecnico è nella media in riferimento alle animazioni e disegni, forse medio-basso, certo è che per un anime del genere non servono chissà quali animazioni. Invece il comparto musicale è buono, composto da colonne sonore orecchiabili, in particolar modo quella che risuona verso il temine di ogni episodio, davvero evocativa e adatta alle sequenze topiche della serie. Ottime anche opening e la ending.

Questo anime, in conclusione, mi dispiace ma non raggiunge la sufficienza, fermandosi piuttosto ad una mediocrità congrua poiché non ha trasmesso nessuna emozione particolare, non ha sorpreso nelle dinamiche generali e, malgrado qualche risata, anche il lato comico è poco più sufficiente, troppo poco considerato che sarebbe questo il punto forte della serie. Rimandato!