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5.0/10
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In questo 2015, che si sta rivelando sempre più la peggior annata dell'ultimo decennio per quanto riguarda l'animazione giapponese, non particolare interesse ha raccolta la nuova serie animata dello Studio 8-Bit. E andando ad analizzare l'opera, la cosa non stupisce e men che meno rattrista.

Niente di particolarmente interessante per quanto riguardo la trama iniziale: Mentre un misterioso e ricco anziano osserva un pianeta con un enorme telescopio mentre discute del destino del mondo e di antiche leggende, Sogo, un ragazzo viene investito da una misteriosa luce mentre scava nelle profondità della terra in cerca di preziosi e insoliti cristalli. È l'inizio per il ragazzo di una misteriosa avventura in cui si troverà al centro di una guerra più grande di lui mentre cerca di proteggere Felia, una misteriosa bambina con poteri psichici minacciata da una potente associazione militare e che sembra essere legata in qualche modo all'intero pianeta Gift in cui vivono.

La ragazza in pericolo a cui è legato il destino del mondo? C'e!
Un gruppo di persone che vuole usare la ragazza per i suoi scopi? C'e!
Il ragazzo che incontra la ragazza, s'innamora e decide di salvarla? C'e!
Un mistero nel passato del ragazzo che guarda caso s'intersecherà con la ragazza? C'è!
Un triangolo sentimentale? C'è!
Un gruppo di aiutanti che salta fuori (a caso) per salvare i protagonisti in pericolo? C'è!
Lo psicopatico che vuole la ragazza, perchè sì? C'è!
Il soldato che ha rinnegato la guerra per i traumi del passato? C'è!
Power up a caso dei mecha presenti? Ci sono!
Un'associazione politica / governativa / militare importante incapace che si lascia controllare? C'è!
Un misterioso nemico che controlla tutti e sembra l'unico a conoscere la verità? C'è!
Il colpo di scena finale (e che non importa a nessuno) che rivela la situazione reale? C'è!
E potremmo andare avanti...

Tutti gli ingredienti di questa tipologia di opere sono presenti e pronti per essere utilizzati. Il problema sta nel loro utilizzo. Probabilmente complice la breve durata della serie, non c'è un solo aspetto che venga approfondito a dovere.
I personaggi sono completamente privi di una caratterizzazione psicologica degna di nota, a volte agiscono quasi a caso, l'evoluzione nei rapporti interpersonali non è spiegata a sufficienza e vi sono cambi di schieramento utili solamente a fini di sceneggiatura ma inconsistenti sul piano ideologico.
Il background politico / economico / sociale / militare non è pervenuto, messo lì giusto per tentare di giustificare gli ostacoli posti di fronte ai protagonisti.
Gli innesti mistico-soprannaturali sono inseriti per "fare figo", per dare quel tocco di esoterico che piace sempre.
I mecha e gli scontri tra loro servono solamente a poter inserire l'opera nel genere mecha, ma sono scritti e diretti con la stessa svogliatezza con cui si va al lavoro il lunedì dopo le vacanze. Lo stesso per i power up.
Le motivazioni alle base delle varie fazioni in gioco e le ideologie presentate e poste in contrasto tra loro risultano risibili, incapaci di donare spunti di riflessione degni di nota nello spettatore.
E non ultima una sceneggiatura (e un finale) a cui sembrano mancare dei pezzi che giustifichino alcune evoluzioni tramistiche mal spiegate e poco contestualizzate nel tessuto narrativo globale.

Il comparto tecnico è perfettamente in linea con la sceneggiatura, con disegni, animazioni, fondali, musiche e regia privi di qualsiasi ispirazione, che affossano definitivamente la serie relegandola ad un'anonima mediocrità.

Spiace bocciare una serie originale in un mercato dell'animazione relegato a mero spot pubblicitario per manga, videogiochi o (più recentemente) light novel, tuttavia Comet Lucifer ha la stessa profondità di un tema scritto da uno studente di seconda media e avente come traccia una breve storia a tematica fantasy / fantascientifica: un guazzabuglio di elementi presi da altre opere, legati a casaccio e senza la profondità contenutistica / psicologica e l'attenzione ai dettagli in grado di renderla una serie degna di valore. A parziale discolpa dei suoi autori, c'è anche da sottolineare come dodici episodi siano davvero pochi per narrare in modo soddisfacente una storia di questo tipo. Senza arrivare ai (forse anche troppi?) 50 episodi di quella perla di Eureka Seven, almeno una serializzazione da due stagioni (24-26 episodi) sarebbe stata il minimo sindacale per cercare di realizzare qualcosa di meritevole di essere visto.
Comet Lucifer è come un enorme arrosto mal cotto: è stata servita in tavola solamente la parte esterna, buttando via tutto l'interno ancora crudo e immangiabile. E ci si è dimenticati dell'intingolo!