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7.0/10
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"Ajin" è una serie della stagione invernale 2016 composta da tredici episodi di durata canonica, prodotta da Polygon Pictures e tratta dall'omonimo manga ideato e disegnato da Gamon Sakurai.

Sul pianeta Terra, nascosti in mezzo agli esseri umani, esistono gli Ajin, esseri immortali dall'origine sconosciuta; essendo in grado di rigenerare ogni tipo di ferita infinite volte, essi sono visti come una potenziale minaccia per il genere umano, ed allo stesso tempo anche come una concreta strada per lo sviluppo, ragion per cui, una volta individuati, vengono imprigionati e sottoposti ad ogni tipo di tortura ed esperimento. Kei Nagai è un normale studente fino a quando non rimane coinvolto in un incidente stradale, scoprendo di essere un Ajin.

La trama è intrigante e si sviluppa discretamente bene, con i tempi giusti e in maniera lineare e credibile. Il ritmo narrativo è piuttosto veloce, catapulta lo spettatore nel vivo della vicenda sin dal primo episodio, e si mantiene costante per tutto il resto della serie. L'idea di base, esseri misteriosi che si nascondo in mezzo agli uomini e che tentano in qualche modo di imporsi su questi ultimi, non è particolarmente originale: uno scenario che è già stato utilizzato innumerevoli volte, ma che lascia spazio ai più svariati sviluppi. In questo senso l'opera si difende bene, presentando una sceneggiatura tutt'altro che scontata, studiata nei minimi dettagli, che si evolve senza abusare dell'elemento soprannaturale, e propina una buona dose di crudeltà e violenza.
I personaggi sono ben caratterizzati, anche se il protagonista non è il classico tipo carismatico che è solito trovare in uno Shonen. Il suo ruolo nella vicenda è più marginale di quanto sia lecito aspettarsi, almeno in questa prima fase. Questo fattore tuttavia non è da considerarsi obbligatoriamente un punto a sfavore dell'opera, anche se è innegabile che trascini con sé evidenti svantaggi.

Dal punto di vista tecnico, salta subito all'occhio l'uso preponderante della CG, dal design dei personaggi sino alle animazioni. Un prodotto insolito ed estremamente particolare, che propone uno stile completamente differente a quello cui l'animazione giapponese ha abituato. Personalmente l'ho trovata una scelta azzardata e poco convincente, seppur il lavoro svolto sia impeccabile.
Il comparto sonoro si comporta più che bene, presentando delle colonne sonore di alto livello, sempre in grado di ricreare delle atmosfere cariche di tensione. Ottime anche opening e ending, nella norma il doppiaggio.
Il manga da cui è tratta l'opera è ancora in corso anche in patria, per cui il finale di questa trasposizione animata non conclude completamente la vicenda. Il bello deve ancora venire, e la produzione di una seconda stagione non è da escludere.

In conclusione, "Ajin" è un'opera molto particolare, in primo luogo per la sua veste grafica, che può essere o meno apprezzata. Un prodotto che presenta una storia ordinata e ben strutturata, con qualche colpo di scena, un pizzico di splatter e tanti misteri. Una volta giunti alla fine, dà tuttavia l'impressione di essere solamente un'introduzione, un piccolo accenno del potenziale nascosto nella controparte cartacea, e che si spera venga presto adattato in formato animato. Nel non propriamente esaltante panorama della stagione invernale 2016, uno dei pochi titoli che supera pienamente la sufficienza.