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6.0/10
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Nanoha Satsuki è una ragazza come tante, carina, semplice e volenterosa, ma tende a passare un po’ inosservata, soprattutto quando è in compagnia delle sue migliori amiche, due ragazze fuori dal comune che riscuotono grande successo a scuola: la bellissima Nobara Ryuzaki, per metà francese, e la non meno affascinante Renge Midou, dotata di un’intelligenza eccezionale.
La vita scolastica di Nanoha procederebbe serenamente, se non fosse per la presenza di Hazuki Tokiwa, chiamato “Principe” dalle ragazze della scuola per via delle sue numerose qualità: aspetto fisico attraente, carattere gentile, abilità nello sport e bravura nello studio, che gli consente di ottenere buoni risultati senza impegnarsi troppo.
Nanoha sembra essere l’unica ad aver capito che il suo atteggiamento è falso, dovuto solo al desiderio di essere al centro dell’attenzione (in particolar modo di quella delle ragazze carine), e tutte le volte che lo incontra non può fare a meno di esternargli la sua antipatia, trattandolo male e dicendogli chiaramente tutto quello che pensa di lui.
Tuttavia, Nanoha non riesce a spiegarsi il proprio comportamento e lo attribuisce a un mostriciattolo, una specie di insetto velenoso, che sta nella sua pancia e che, di fronte ad Hazuki, prende il sopravvento, facendola reagire in modo aggressivo.
Dal canto suo, Hazuki rimane sconvolto dalle parole di Nanoha, che lo qualificano come una persona vuota, ma allo stesso tempo è incuriosito da questa ragazza, che, a differenza delle altre, non lo tiene in alcuna considerazione.
A poco a poco i due si avvicinano e prendono a frequentarsi sempre più spesso, instaurando una strana amicizia: Nanoha comincia a trovarlo simpatico e gli chiede aiuto per i compiti, mentre Hazuki pensa che la vicinanza della ragazza possa aiutarlo a cambiare e a maturare.
La storia, articolata in dodici capitoli, ciascuno corrispondente a un mese, mostra l’evolversi del rapporto tra i due giovani nell’arco di un anno: l’attenzione è focalizzata esclusivamente sui due protagonisti e sul punto di vista che ciascuno ha riguardo all’altro, lasciando completamente in secondo piano gli altri personaggi, che risultano poco approfonditi (Nobara, Renge e la sorella di Hazuki) e in certi casi solo abbozzati (i fratelli delle tre ragazze).
L’opera è apprezzabile per il tratto pulito ed essenziale e la narrazione garbata tipici di Masami Tsuda, tuttavia è priva di quel sentimento e di quella acuta introspezione psicologica in grado di suscitare l’interesse del lettore e di coinvolgerlo a fondo, come invece avviene con il capolavoro di quest’autrice “Le situazioni di Lui & Lei”: in definitiva, si tratta di una miniserie simpatica, ma della quale si potrebbe fare tranquillamente a meno.
L’edizione Dynit, non particolarmente brillante, rientra negli standard della casa editrice: sovracopertina lucida, copertina monocroma (rosa, in questo caso) senza alcuna immagine, carta color paglierino e una stampa che rivela alcune imperfezioni, soprattutto nelle tavole dove predomina il nero.