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Otaku Genshiken Club è il racconto delle avventure di un gruppo di amici e soprattutto di un gruppo di Otaku. Per chi ancora non lo sappesse, gli otaku sono quei ragazzi giapponesi con una passione estrema per la sottocultura anime-manga-videogames. A volte questo fenomeno diventa anche un problema sociale poiché è accompagnato da una chiusura verso il modo esterno e un sempre maggiore isolamento.

La vicenda inizia con l’arrivo di Sasahara in questo club, il genshiken appunto, dove inizialmente si trova spaesato in questo mondo di Model Kit di Gundam, doujinshi e picchiaduro, ma pian piano prenderà coscienza di essere come gli altri membri del club e di condividerne le ardenti passioni. Con Sasahara entra nel club anche Kosaka, un'altra matricola che, al contrario del suo coetaneo, si ambienta subito, infatti è di sicuro un otaku a tutti gli effetti ed è mostruosamente dotato nei videogiochi. Proprio di lui si invaghisce Kasukabe, una sua amica d’infanzia che per uscirci si ritrova a dover frequentare il Genshiken; per lei sarà un trauma infatti: da ragazza “normale” trova completamente assurdo il mondo degli Otaku e farà di tutto per allontanare Kosaka da quell’insano covo, con scarsi risulti per altro.

Proprio Kasukabe sarà la lente con cui osserviamo lo svolgersi delle attività, il contrasto tra la visione normale della vita da lei rappresentata e le consuetudini dei membri del Genshiken metterà in luce gli aspetti più particolari di questi ultimi. Ma Otaku Club non è solo una mera cronaca di eventi, nel corso della narrazione i personaggi avranno uno sviluppo delle loro psicologie e i due mondi distanti si avvicineranno sempre di più imparando a conoscersi e a comprendersi meglio.

I membri del club inizieranno a guardare con maggiore speranza al mondo reale e, pur mantenendo ferme le loro passioni, sapranno integrarsi meglio con la società, d’altro canto Kasukabe capirà che gli Otaku non sono dei viscidi mostri che giocano con i giochi erotici, ma persone con cui poter stringere dei bei rapporti d’amicizia e nel suo caso anche di amore.

La storia è di piacevole lettura e risulta anche divertente, specialmente per chi saprà cogliere le moltissime citazioni e per chi si potrà vedere come in uno specchio nelle situazioni che i ragazzi del Genshiken si troveranno ad affrontare