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Premessa indispensabile: non c'entra nulla di nulla né per quanto riguarda la storia, né per i personaggi né come mondo con il videogioco e l'anime omonimi.

Dal punto di vista della storia è una piacevole lettura, ma nulla di più: un buon modo per passare un po' di tempo in tranquillità, senza coinvolgere troppo ma neanche senza dispiacere. Tutti i personaggi sono non solo stereotipati, ma fondamentalmente inutili visto che la maggior parte di loro dopo ben poco tempo perde ogni possibile importanza: Aia a mio parere risulta inutile dopo due pagine, e così la maggior parte dei coprotagonisti, che non hanno capo né coda. E quelli a cui viene concesso più spazio non sono certo i migliori (esempio: il grande guerriero col sombrero in testa)!

Sui disegni sono abbastanza perplesso e combattuto: se nel disegnare esseri umani Obata si rivela eccezionale, specialmente quando si tratta di donne poco vestite (soprattutto Opusquiria versione mora alla fine del primo volume), nel momento in cui si trova a disegnare mostri a mio parere scade.
Va bene, il Blue Dragon del videogioco non sarebbe adatto, ma qui le ombre, a partire da Blue Dragon, sono spesso masse di scaglie e mostruosità semi indefinite che, a mio parere, oltre a non essere un granché da vedere complicano immensamente la lettura complessiva degli scontri.

<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Ciò che mi fa abbassare decisamente il voto è però la parte finale: se sviluppi una storia per portarla a uno scontro finale, e poi risolvi il tutto praticamente cancellando lo scontro e mostrandolo in due vignette, secondo me crei solo una delusione per il lettore. O perlomeno per me, se l'eroe ha tanto faticato negli scontri precedenti e vince tirando fuori un trucco senza che né lui né il nemico praticamente tirino un colpo la delusione (almeno da parte mia) sale alle stelle.
<b>[Fine spoiler.]</b>
Anche il finale non è questo gran che, forse sarebbe stato meglio tenere quello voluto originariamente dall'autore, raccontato in una postilla.

In breve, piacevole da leggere ma non molto di più, con alto rischio delusione per il lettore.