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Sette-otto anni. Più o meno intorno a quest'età, e anche oltre, tutte le bambine/ragazze iniziano a fantasticare sulle principesse salvate da eroici principi azzurri, con i loro abiti ornati di pizzi e merletti, lucenti, forse abbaglianti per le persone comuni. In genere si scopre questo mondo "dorato" grazie alle favole raccontate dalle nostre madri o parlando con le amichette, ma per Tsukimi Kurashita, la protagonista di questo manga, "principessa" è legata alla parola "medusa". Medusa, sì, l'animale marino.
Un bel giorno la madre l'accompagna ad un acquario a vedere le meduse e le racconta che i tentacoli di tali animali sono simili ai pizzi che adornano gli abiti delle principesse. Tsukimi resta totalmente affascinata e rapita dal bagliore emanato dalle meduse ed inizia a nutrire una passione fortissima per esse, al punto da disegnarle ovunque, con il sogno di poter diventare anche lei, un giorno, una principessa. Ma la realtà è ben diversa, gli anni passano e il suo aspetto rinsecchito e scialbo la trasformano in una ragazza diciottenne timida, ostile alle persone chic e introversa.
Decide di partire per Tokyo con la speranza di realizzare il suo sogno, diventare una illustratrice di successo grazie all'appoggio di quattro ragazze molto simili a lei, con le quali condivide un appartamento in cui è assolutamente vietato l'ingresso ai maschi. Questo gruppo di giovani "vergini" viene definito con il termine di "Amars" (suore), in quanto inesperte totalmente dell'amore e appartenenti ognuna a mondi diversi; un'appassionata di bambole, una fissata di guerrieri cinesi, una piccoletta simile a un ranocchietto che conversa di politica e una smilza che difficilmente riesce ad esprimersi.
Per Tsukimi non è facile farsi strada nel mondo del lavoro e nei momenti di depressione la sola cosa che la consola è il pensare alle meduse che le ricordano la madre, figura a lei molto cara.
Un bel giorno mentre cammina per strada, nota che in un negozio due meduse di specie diverse sono tenute nella stessa vaschetta, cosa assolutamente da non farsi perché una potrebbe uccidere l'altra. Mossa dalla sua passione per l'animale, Tsukimi supplica il negoziante, che non vuole sentire ragioni, ma per fortuna viene salvata da una misteriosa ragazza. È bellissima, alta, snella, con un trucco ineccepibile e con un grande coraggio: una vera principessa.
Grazie all'intervento della straniera, la medusa viene regalata a Tsukimi e indi salvata dal suo triste destino. Questo nuovo personaggio suscita nella nostra "principessa delle meduse" una grande ammirazione, ma anche sconforto nel vedere come al mondo esistano ragazze molto belle che possono ottenere quello che vogliono.
Fin qui la storia sembra banalotta e piatta, ma non è cosi. Voi cosa fareste se la misteriosa ragazza chiedesse alloggio da voi e soprattutto si scoprisse che si tratta di un MASCHIO?
Inizia una serie di rocambolesche avventure all'insegna del divertimento, da non perdere assolutamente!
Riuscirà Tsukimi a realizzare il suo sogno, a tenere nascosta l'identità della "principessa maschio" e a volersi un po' più bene?

Kuragehime è un manga frizzante, divertente e simpaticissimo in grado di conquistare lettori di qualsiasi fascia d'età. È edito in Italia dalla Star Comics ed è tuttora in fase di prosecuzione in Giappone, dove ha ottenuto un ottimo successo di pubblico.
Lo stile di disegno è fresco, piacevole e accattivante secondo me; le gag tra i personaggi poi sono spettacolari, fanno morire dal ridere talvolta! Se non conoscete il manga, allora come prima infarinatura iniziate a seguire la serie animata, che è fresca fresca, il primo episodio è uscito da un paio di settimane.
Non fatevi scappare questa storia dai colori brillanti, un po' inusuale e secondo me e con un messaggio importante: ognuno di noi dovrebbe amarsi un po' di più, accettarsi per quello che si è, perché tutti noi possiamo diventare bellissimi/e principi e principesse delle favole!

Voto: dieci e lode!