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9.0/10
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Un manga dall'animo delicato avvolto da un'aura di dolcezza: ecco come descriverei in una sola frase quest'opera di Sahara Mizu. Sin quando non ho avuto tra le mani My Girl, quest'autrice mi era sconosciuta, non avevo mai avuto il piacere di leggere qualche sua opera, sfortunatamente. Ho amato questo manga sin dalla prima pagina, grazie sopratutto a quei disegni spettacolari.
"Wow!", mi son detta all'interno del mio animo. "Un giorno spero di riuscire a trasmettere anch'io un vortice di emozioni attraverso i miei disegni!", ho aggiunto con il cuore che scoppiava. Frequentando il Liceo Artistico sono molto sensibile a tutto ciò che può essere una forma d'arte, come i disegni di Sahara Mizu, che sono a dir poco strepitosi secondo il mio canone artistico.

La storia che è racchiusa all'interno di quest'opera, mi ha fatto emozionare e riflettere su ciò che ha davvero valore nella vita. Masamune, un ragazzo sulla ventina, si ritrova ad aver a che fare con una bimba di cinque anni, sua figlia. La donna che amava, la persona con cui ha generato Koharu, è deceduta. Yoko, questo il nome della madre di Koharu, non aveva mai comunicato niente a Masamune per paura di compromettere il futuro di quest'ultimo e perciò era partita lasciandolo, senza poi tante spiegazioni. A questa notizia Masamune, pur sentendosi inadeguato per quel ruolo che gli è piombato addosso così all'improvviso, prende la piccola con sé, cercando di prendersi cura di lei al meglio, senza deluderla.

Non voglio rovinare niente a nessuno, perciò non continuo con la descrizione della storia di quest'opera favolosa. Consiglio davvero a tutti, senza distinzioni di sesso o di età, di acquistare quest'opera, che saprà sicuramente suscitare qualcosa anche alla persona più scettica di questo mondo.