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Questo volume unico mi ha lasciata un po’ perplessa. Da un certo punto di vista ha sicuramente una bella storia, anche se tristissima, quanto meno non è il solito manga che non ha né capo né coda e perlomeno nel finale mi ha emozionato, che non è poco.
Purtroppo le cose che mi lasciano interdetta hanno il sopravvento: la più rilevante è che il racconto scorre troppo veloce, lascia intuire molti passaggi narrativi fondamentali per lo sviluppo del rapporto tra i due protagonisti, ma non ne approfondisce nessuno. Sono rimasta quasi più colpita dalle pagine in cui il nonno soffre per il suo vecchio amore.

Si vede che di fondo “una storia” c’è, ma è tutto lasciato all’immaginazione, i buchi narrativi me li devo riempire da sola ed onestamente trovo che in questo modo il pathos si perda.
<b>[Attenzione, lieve spoiler.]</b>
Faccio un esempio: una pagina prima il protagonista riflette sul fatto che la sua ragazza per lui è la cosa più importante e vuole farla sorridere ancora nonostante la degenza in ospedale, la pagina dopo la ragazza in ospedale lo saluta dicendogli che è tanto che non lo vede. Non capisco: non è andato a trovarla perché aveva cose più importanti da fare o cosa? Non ha avuto il coraggio di vederla ricoverata? E dove sono le pagine che mi descrivono il suo turbamento?
Forse è un errore di traduzione da parte della Kappa edizioni, magari lei lo salutava dicendo che non vedeva l’ora di vederlo, nel qual caso spero che quando ripubblicheranno questo volume sotto il marchio Ronin facciano un controllo generale perché di incongruenze come questa ne ho trovate parecchie.
<b>[Fine spoiler.]</b>

In conclusione, non mi sento di consigliare questo racconto, perché se ne può fare benissimo a meno, ma non è neanche da buttar via, il voto finale è un 6 e mezzo dove il mezzo punto è per quelle due pagine (e sono proprio solo 2 pagine) che sul finale mi hanno colpito.