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Loki, dio degli imbrogli, ne combina una di troppo ed Odino, infuriato, lo caccia dal Valhalla e lo riduce ad un bambino, confinandolo sulla Terra dove dovrà darsi da fare per salvare le vittime di esseri maligni come lui. Una ragazza appassionata di misteri, ignara della sua vera identità, gli farà da assistente.

Dopo queste premesse, che possono essere più o meno interessanti a seconda di cosa si possa pensare di un ragazzino o presunto tale come protagonista, bisogna riconoscere che il manga rispetta le aspettative: un protagonista sbruffone e pieno di sé come può esserlo un dio ingannatore, coinvolto in casi di omicidio sanguinosi. Potrebbe anche essere una storia seria, se non fosse per la giovane Mayura, che funziona un po' quasi come elemento comico che sdrammatizza le situazioni.
Le storie quindi oscillano un po', tra la tragicità degli avvenimenti ed i modi bizzarri e a volte quasi umoristici in cui vengono risolti. A causa di questo, la volontà del lettore di finire il manga alla fine dipende dal riuscire a farsi piacere i personaggi.

Ritengo necessario spendere anche due parole sull'anime tratto da questa serie: le due opere sono quasi in antitesi. L'anime infatti è molto più raffinato, edulcorato e godibile del manga, ma è purtroppo incompleto, terminando proprio all'arrivo di un nuovo ed importante personaggio. È dunque necessario leggere il manga per sapere come si conclude la storia.