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6.0/10
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Magatsuhi.com è un manga realizzato per la parte grafica da Souda Inui, e per quella narrativa da Kazumasa Mori.
La storia raccontata è abbastanza semplice, perché in sostanza prende spunto da varie leggende metropolitane, che sono quindi trasposte a manga. Il protagonista della serie è un ragazzo chiamato Karuto Mido, che incuriosito dalle notizie lette sul web attraverso forum e blog riguardo un sito maledetto chiamato Magatsuhi.com (che dà il titolo all’opera), decide di visitarlo ed iscriversi, credendo che si tratti solo di un’altra leggenda metropolitana. Tuttavia, poco dopo, sul suo computer compare il logo di Magatsuhi.com, e sotto di esso il suo nome e un conteggio alla rovescia. Dopo qualche attimo d’inquietudine, Karuto continua ad informarsi sul web, e capisce che il countdown si riferisce davvero a lui e in particolare alla durata della sua stessa vita.
Karuto è agitato, e da quel momento in poi comincia ad avere visioni riguardo alle altre maledizioni che colpiscono diversi utenti. Il suo scopo dunque è quello di impedire l’avverarsi di tali maledizioni, e cercare di scoprire chi si celi dietro il sito e fermarlo.

Questa è la trama principale del manga, che all’apparenza sembra abbastanza interessante, ma già dal secondo volume su tre, complici i soli capitoli autoconclusivi e poco utili nel far proseguire la storia primaria, l’opera tutta comincia a risultare noiosa e poco coinvolgente. La conferma si ha nel numero finale, che lascia tutto aperto e incompleto, e l’autore ipotizza anche ad una probabile seconda serie.

Unico aspetto positivo del manga sono i disegni, ben realizzati e ordinati, anche se non i migliori che abbia visto. I personaggi sono abbastanza buoni anche se con pochissimi spunti di originalità, e l’unico personaggio degno di tale appellativo è il solo protagonista, un po’ poco anche per una serie di tre volumi.

Valutando dunque quest’opera come singola, il voto non raggiungerebbe la sufficienza, ma data la probabile realizzazione di una seconda serie voglio essere fiducioso e assegno un sei, dato però solo come consolazione.

L’edizione italiana curata dalla GP è abbastanza buona, così come il rapporto qualità-prezzo, anche se spesso e volentieri ho notato errori di stampa quali l’omissione di alcune lettere.