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In Saiyuki Gaiden conosciamo le vicende che, 500 anni prima di Saiyuki, coinvolgono il Seiten Taisei Goku e tre abitanti del mondo celeste, che si reincarneranno nei protagonisti della serie "madre" Saiyuki.
Proprio mentre i generali Tenpo e Kenren notano movimenti anomali nel mondo celeste, al burocrate perennemente annoiato Konzen viene affidato Goku, un bambino impuro dai grandi poteri. L'arrivo di Goku preoccupa Ritoten, che si è guadagnato una posizione a corte in quanto padre di Nataku, "dio della morte" in carica, che rischia di essere spodestato da Goku. La situazione fa esplodere le tensioni interne all'esercito e alla corte del mondo celeste, spingendo Tenpo e Kenren a ribellarsi per aiutare Konzen a difendere Goku da Ritoten.

La trama è complessa. Alla situazione di base, che vede la resistenza dei quattro protagonisti contro i piani alti del mondo celeste, si intrecciano questioni politiche, vicende personali, perfino qualche spunto fantascientifico, elementi intervallati da riflessioni sui rapporti fra individui e su cosa significhi vivere veramente. È forse troppo, in soli 4 volumi? In un certo senso sì, visto che SG soffre un po’ la mancanza di spazio quando l’autrice mette sul piatto diversi dati di fatto che sarebbe stato utile approfondire (Chi è il Seiten Taisei? Come si vive nel mondo celeste? Un po’ di approfondimento sulle sue leggi non sarebbe stato necessario?), e a mio parere è da rimproverare alla Minekura la poca attenzione riservata a Nataku, personaggio fondamentale ma nello stesso tempo perennemente sullo sfondo (che l’autrice tenga in serbo le sue pallottole per la prossima serie?).
Da un altro punto di vista, però, in SG la tempistica è quasi esemplare: abbiamo un primo numero totalmente introduttivo (diciamocelo: praticamente inutile, servendo quasi esclusivamente per presentare i personaggi, ben caratterizzati a dire il vero), cui seguono tre volumi densissimi ma non sbrigativi, che delineano la trama senza lasciare ombre ma neppure cedendo alla tentazione di liquidare in fretta e furia il tutto, volumi che lasciano spazio sia all’azione che all’introspezione per culminare in un finale “in quattro tempi” (chi l’ha letto capirà) tragico e perfetto. Un finale talmente bello che da solo rende onore all’autrice, e fa ben sperare per una conclusione altrettanto forte anche per Saiyuki.

Disegni buoni, non sempre splendidi nei primi due volumi (la maggior parte delle vignette è piacevole, ma alcune sono proprio legnose e trascurate), molto più belli nella seconda parte della serie, quasi che l’autrice abbia avuto bisogno di “scaldare la mano”. Un po’ confuse le scene d’azione, ma con un po’ d’impegno si può riuscire a decifrarle.

Non mi ha convinto, invece, l’edizione Dynit: sebbene sovraccoperte e pagine a colori siano ben fatte, la carta è gialla e trasparente, ci sono diversi errori di stampa e pare che con Dynit non sia possibile sperare che i volumi abbiano tutti la stessa altezza… insomma, di per sé l’edizione è accettabile, ma ad un prezzo di € 6,90 vorrei poter pretendere non dico la perfezione, ma almeno qualcosa che le si avvicini, visto che a prezzi minori si trova di meglio.

Insomma, se tralasciamo qualche trascurabile difetto, SG risulta una serie breve ottima, apprezzabile soprattutto dai fan di Saiyuki, ma che potrebbe andare bene anche come “introduzione” a quest’ultima per chi non conosce l’opera della Minekura.