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Ormai è da molto che leggo questo manga, e devo dirlo: continua sempre a sorprendermi!
Good Ending è un titolo che sembra attingere a piene mani dagli shonen ai di Katsuriana memoria (quello a cui si avvicina di più è sicuramente I''s), e la cosa non guasta per nulla la lettura, anzi, Sasuga riesce a reinterpretare questi cliché perfettamente arricchendoli con la propria visione dell'amore tra liceali.

La trama è inizialmente un po' banale, abbiamo questo ragazzo innamorato della sua senpai (presidente del club di tennis), ma che è molto imbranato con le ragazze (chi vi ricorda?) ed ha quindi ovvie difficoltà ad approcciarla. In suo soccorso arriverà una nuova compagna di classe, tale Kurokawa, molto interessata al nostro Utsumi, che lo guiderà alla conquista della senpai. Ma cosa accade quando Utsumi si rende conto di essersi innamorato di Kurokawa? Da qui seguiranno diverse vicende, i due affronteranno un percorso tortuoso per stare assieme, e verranno analizzate un po' tutte le vicende tipiche dell'amore tra liceali. I colpi di scena sono all'ordine del giorno, e non sono mai deludenti. Il lettore, al termine di ogni capitolo, si chiederà quasi sicuramente come andrà a finire.

La caratterizzazione psicologica dei personaggi è ottimamente realizzata, e lo si nota soprattutto ad ogni crisi di Utsumi. Anche gli altri personaggi giocano il proprio ruolo alla perfezione, ma sono ovviamente un gradino sotto al protagonista. L'unica che forse può essergli pari è la coprotagonista, con un passato misterioso ed il dubbio, su ciò che sta facendo con Utsumi, che le permane pressoché sempre. Molto simpatici tutti gli altri, che offrono però un ruolo di sfondo e che per lo più diventano protagonisti nelle gags. Il tema portante dell'opera non è semplicemente l'amore, ma anche la crescita interiore, il passaggio dall'età adolescenziale a quella adulta, a volte occultato, ma altre volte molto evidente (chi starà leggendo il manga saprà di cosa parlo).

Graficamente parlando, il tratto è decisamente buono. Nitido, essenziale e con sfondi ben elaborati. Ci sono delle particolarità, ma nulla che il lettore non riesca a digerire. I personaggi maschili sono tutti realizzati in maniera differente, ma quelli femminili, a volte, se non fosse per alcuni piccole differenze (i capelli, o il fisico prorompente), potrebbero sembrare tutti uguali, ed è l'unica cosa che rimprovero all'autore - ma questo non significa che non siano molto belle allo stesso modo. C'è anche una buona dose di fanservice. Nulla di esplicito, ma quanto basta per attizzare le fantasie di un giovane liceale.

Insomma, GE è un ottimo titolo. Nel suo genere è tra i migliori. Non al livello dei lavori di Katsura, ma le premesse sono ottime per poterlo considerare un buon successore per le generazioni di nuovo millennio. Lo consiglio caldamente, è una lettura valida.