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Divenuto ormai un classico, la Sensei Ikeda Ryoko ha sfornato un manga che ha attraversato le generazioni e che le ha conquistate tutte.

La storia di base è in realtà molto semplice: narra della vita, all'approssimarsi della Rivoluzione Francese, di due donne bellissime: la Regina Maria Antonietta (l'austriaca, come anche nella realtà veniva soprannominata la Regina di Francia - e non certo in maniera benevola) e un personaggio, Oscar François De Jarjayes, totalmente inventato, scaturito da quel genio della matita della Sensei, ultima delle numerose figlie del Generale De Jarjayes allevata come un maschio per soddisfare il padre, che voleva un erede che potesse un giorno ereditare il suo posto tra i ranghi militari e nobiliari.

La storia di Maria Antonietta ormai la conoscono anche i sassi, e l'autrice segue al 90% la storia vera, fatto salvo di alcune esagerazioni e/o omissioni - non vorrei fare spoiler per chi non ha mai né visto l'anime né letto il manga. Di certo i personaggi celebri che hanno segnato la storia di questa Regina sono tutti presenti: il marito, delfino e futuro Re Luigi XVI, il conte Hans Axel Von Fersen suo (presunto?) amante, e tutti gli altri personaggi minori presi direttamente dalle cronache dell'epoca.
Invece Madamigella Oscar risulta essere il personaggio più affascinante del manga (insieme al suo fedele scudiero/amico d'infanzia André) dato che le premesse, e cioè una donna che si veste da uomo, un militare (non un'ancella!) a servizio della Regina, nonché dotata di un carattere fiero ed orgoglioso, risulta essere attenta sia ai problemi del popolo così come ai bisogni della Sua Regina; presenta le mille sfaccettature di una donna che se da una parte gode di un'emancipazione senza eguali rispetto all'epoca, inevitabilmente troverà estremamente difficoltoso approcciarsi a donne e uomini nelle vesti di militare/nobile; anche se questo problema sarà soprattutto degli uomini nei suoi confronti.
Il finale non sarà (evidentemente) un lieto fine, ma è il corpo centrale del manga e lo sviluppo delle varie relazioni, amorose e non, che affascina e spinge alla lettura.

Analizzando l'aspetto dei disegni e delle illustrazioni del manga si notano perfettamente il tratto particolare dell'autrice, con una buona dose di particolari sia per fondali che per il dettaglio dei personaggi, con dialoghi posizionati in modo che non sovrastano troppo i disegni ma che al contempo non sono "nascosti" in essi. In generale i personaggi sono ben distinguibili ed in questo aiutano moltissimo le vesti e le acconciature, particolari d'obbligo in un manga storico - anche se qui ahimè non proprio al 100% corretti dal punto della moda dell'epoca.

Cosa che comunemente si fa notare è la tendenza alla impostazione "strappalacrime" e/o melenso dei dialoghi, e i particolari degli occhi e delle bocche risultano essere un po' troppo grandi rispetto alle facce e alla struttura "esile" dei corpi, femminili soprattutto. Questi sono dei particolari a parer mio abbastanza insignificanti; stiamo parlando di uno shojo dopotutto! Spesso però hanno fatto preferire a molti la versione anime a quella manga, ma io trovo che non si possa fare un confronto diretto: anime e manga sono molto diversi se si osservano alcune situazioni, molto più "alleggerite" e altre presentate in modo più drammatico nel manga piuttosto che nell'anime (il primo in alcuni punti ha "più humour"); per quanto riguarda i disegni beh, vale sempre il "De Gustibus".

L'ultima edizione è a cura della D/Books e devo ammettere che è molto ben fatta, anche se non proprio economica. Pagine a colori, carta e copertine di qualità aggiungono un bel plus a un manga da leggere almeno una volta nella vita.

Do un 10 anche se il manga non è esente da critiche (di alcune pecche ho accennato e d'altronde non esistono i capolavori assoluti) ma visto l'anno di pubblicazione e l'importanza che negli anni questa opera ha acquisito, vale la pena di averlo in libreria come punto di partenza di un genere che ha avvicinato, ragazze e non, ai manga. La lettura è piacevole e chi conosce l'anime potrà leggerlo con la curiosità di scoprire le differenze, mentre per gli altri sarà la scoperta di un manga non banale che terrà sospesi sino all'ultima pagina in attesa dell'epilogo - piccola nota personale io sono tra quelle del primo gruppo!