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4.0/10
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Quattro perché Blue ha una pecca immensa: i personaggi e la loro scarsa personalità, credibilità, e originalità. Sono stereotipi belli e buoni, tutti quanti. A cominciare dall'insopportabile personaggio principale, la nostra bellissima (in ogni capitolo chiunque ci ricorda quando Mimi-chan sia stupenda e kawaii) protagonista: Mimi, colei che, ricordiamocelo, è bellissima e lo avevamo capito anche dopo la quarta volta che un personaggio qualsiasi lo diceva, idolatrandola come se fosse Miss Universo.
I due personaggi maschili principali sono stereotipati quanto lei, se non di più. Se lei è classica ragazza bella, divisa tra due bei maschietti l'uno l'opposto dell'altro, insicura e distrutta per un amore finito male, Hikari e Yosuke sono personaggi ancora più classici di quanto possa sembrarlo lei.
Hikari è allegro, spensierato, divertente, demenziale, irriverente, inopportuno, sempre dalla battuta pronta, festante, nonché innamoratissimo di Mimi (che è bellissima, ricordiamocelo!)
Yosuke è silenzioso, affascinante, se dice sei parole messe in fila sono troppe e, ovviamente, sembra avere un legame particolare con Mimi (che è bellissima, mettiamocelo in testa e facciamola finita).
L'altro personaggio femminile - l'amica di Mimi - sembra esistere al solo scopo di affermare (è successo nel manga, non è un'altra delle mie battutine pungenti): "Come sei bella, Mimi!".

La trama di fondo è banale: lei torna sull'isola natia, quella dove è nata e cresciuta ed ha intrecciato i primi rapporti con Yosuke, Hikari e Sumire (la ragazza che esiste per ricordare ai lettori quanto Mimi-chan sia stupenda, già, proprio lei). Delusa da un amore finito male, Mimi torna su quest'isola dopo tre anni trascorsi a Tokyo, ritrovando così i suoi vecchi amici.
Questa trama è banale. L'unica punta di diamante del manga è la storia del Gatto da acciuffare, che credo sia l'elemento migliore e più originale dell'intero manga.

I disegni sono tipicamente shoujo manga, niente di innovativo, niente di eccelso, niente di particolarmente travolgente. Sono sicuramente più che decenti, carini, e decisamente rispettabili. Anche se io non ci vado proprio matta.

Non so se comprerò il secondo volume di Blue, perché i personaggi hanno lo spessore della carta velina e sono cliché viventi impressionanti.