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Shachi è un ragazzo orfano che vive su un'isola e fa il pescatore. Il padre è morto quando il ragazzo era ancora piccolo, ma gli ha lasciato in eredità un sogno: trovare una sirena.

Il manga di Kazuki Harumoto è un volume autoconclusivo, ma ricco di spunti che potevano diventare interessanti. Il problema è che, come ci racconta lo stesso autore alla fine del volumetto, la rivista dove avrebbe dovuto pubblicare stava chiudendo i battenti. Quindi, Shachi dell'orizzonte marino nasceva già come progetto chiuso e magari non concluso.
La storia in sé è molto semplice e sa di già visto, ma la lettura risulta comunque piacevole per tutte le oltre 200 pagine del manga. La trama si sviluppa in quattro episodi, in cui il protagonista prende coscienza del senso della sua vita e va alla ricerca delle sirene, ignaro di essere il punto di incontro tra due mondi, quello marino e quello terrestre.
Le situazioni raccontate sono molto semplificate e a volte anche ingenue. Inoltre, il tipo di impostazione è molto schematica, con una lunga introduzione alla situazione e al problema da risolvere, e una velocissima risoluzione. Anzi, un paio di volte la risoluzione è solo intuita dal lettore perché non viene raccontata. In realtà, questo è un pregio perché altrimenti si sarebbe allungato il brodo con qualcosa che tutti avrebbero già capito.

L'ingenuità dell'autore nel raccontare la storia si riflette pienamente nel personaggio di Shachi, ignaro di come funzioni il resto del mondo. Per certi versi questo personaggio ricorda molto il Rufy di One Piece, ma solo lontanamente, perché non ha la forza né morale né fisica del ragazzo di gomma nato dalla mente e dalla matita di Eichiiro Oda.

Per quanto riguarda i disegni, invece, non c'è molto da dire. Sono molto belli e sinuosi, anche se non convincono pienamente su alcune inquadrature prese da punti di vista posti dietro ai personaggi. Una cura meravigliosa è posta su alcune tavole che debordano dalla pagina per occuparle entrambe. In questi disegni, si coglie il desiderio di Harumoto di raccontare un'avventura ambientata in mezzo al mare, grazie alla potenza espressiva delle immagini.

Infine, l'edizione Ronin Manga è una di quelle che è più bella da guardare che da sfogliare. Ottima rilegatura con pagine bianche e spesse e sovraccoperta. Ma proprio la rilegatura è troppo rigida e alcune tavole non si riescono a vedere completamente perché nascoste dal centro del volumetto. Inoltre il formato non è sempre appropriato a causa di alcuni tagli delle tavole, a volte anche dei baloon con i dialoghi. Infine, non so se è un problema del mio volume in particolare, ma la stampa ha quel fastidiosissimo effetto moirè che rovina la magia che i disegni vogliono restituire.

Insomma, Shachi dell'orizzonte marino è un manga molto piacevole da leggere, con una discreta edizione ad un prezzo abbordabilissimo.