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Non spoilererò nulla. Accennerò semplicemente forse a qualcosa. Sin dall'epoca dell'uscita del primo volume di Blame! si capiva quanto questo autore, il buon Tsutomu Nihei (tra l'altro ex collaboratore di un altro grande mangaka Tsutomu Takahashi - vedi Jiraishin, Sidooh, Tetsuwan Girl ecc..) sia un talento che poteva esprimere stile e storie molto avanti, rispetto ai suoi contemporanei colleghi (senza per nulla sminuirne i loro lavori sia chiaro). Diciamocelo: Nihei è il Gibson dei manga, e per chi non lo sapesse, Gibson è il dio della letteratura cyberpunk (consiglio a tutti la lettura de Il Neuromante). Tornando al volume in sé, questa raccolta di brevi racconti ambientati nel mondo cyber futurista decadentista di Blame!, ostenta ancor di più la magia che è in grado di ricreare Tsutomu Nihei: palazzi la cui fine la si può solo immaginare, creature di silicio con un'anima che a volte trasmettono più di una creatura vivente, ma soprattutto il fatto di essere un volume interamente a colori, rende ancor di più l'idea di che futuro potrebbe attenderci. Un volume, questo, che va a completare uno tra i manga più belli degli ultimi 15 anni, chi non ha letto Blame! ovviamente poco ci capirà, ma proprio in questi mesi la Planet sta ristampandone i volumi. Welcome to the cyberspace. I'm Killy.