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"Alice in Heartland" è un manga tratto dall'omonimo gioco di Quin Rose e disegnato da Soumei Hoshino. E' composto da 6 volumi in tutto ed è stato pubblicato dalla GP Publishing al prezzo di 5,90 (parto dicendo che sono soldi ben spesi, ma su questo manga esistono comunque pro e contro, più del solito).
Ricordate Alice nel Paese delle Meraviglie, il famoso romanzo di Lewis Carroll? Ricordate il buffo Cappellaio Matto? E il Bianconiglio con il suo dannatissimo orologio? Bene, adesso dimenticate tutto questo e, procedendo per gradi, iniziamo a parlare di che cosa penso e che cosa sono stata portata a pensare di Alice in Heartland.
Inizialmente il manga si apre con Alice e sua sorella, come da programma, direte voi. Sì, è vero, come programma Alice e sua sorella si trovano sotto le ampie fronde di un albero, e la più giovane afferma che una storia in cui una persona sogna e poi semplicemente si risveglia da questo sogno non è una bella storia. Però, la nostra Alice viene inaspettatamente rapita da un eccentrico coniglio in forma umana (sì, signori miei, perché ad Heartland le nostre vecchie conoscenze sono tutte in forma umana! Scordatevi "il coniglio col panciotto", citando proprio Alice). Non sarà soltanto il Bianconiglio a presentarsi a noi - ad Alice - in forma umana, ma anche lo Stregatto.

Comunque, la nostra eroina viene trasportata ad Heartland, un misterioso mondo in cui tutto non è ciò che sembra (o forse lo è?). Tutto ciò che vedrete o leggerete a partire da qui sarà qualcosa e al tempo stesso non lo sarà: ci sono moltissimi misteri che albergano tra le pagine di questo manga, e ogni volume lascia la storia in sospeso al momento giusto, dando un taglio netto alla trama e riprendendola poi nel volume successivo. Certo, solitamente è così che si fa: si lascia in sospeso la trama per creare curiosità nel lettore, ma in Alice in Heartland questo fatto si ritrova a venir accentuato dai misteri che, fittamente, si insinuano tra le pagine e spesso ci fanno (e faranno) sorgere grandi interrogativi nella testa (che alla fine del sesto volume rimarranno però senza alcuna risposta, a meno che non cerchiate "le soluzioni" su Internet o le deduciate da soli, sempre che ci riusciate!).
Quindi trattate questo manga come se fosse un rebus, perché questo è realmente.
Ma riprendiamo a parlare della trama: dopo essere stata trasportata in questo pazzo, folle mondo, la nostra Alice verrà costretta a bere dal Bianconiglio una pozione - o comunque uno strano intruglio magico - che la obbligherà a prendere parte ad un gioco, basato su altrettanto strambe regole, e che include altrettanto strambi personaggi dotati di un altrettanto stramba personalità. Quando Alice inizierà ad avere contatti con i personaggi che popolano questo folle mondo, allora la boccetta comincerà a riempirsi: nell'attimo in cui sarà piena Alice potrà tornare finalmente nel suo mondo.
Questa è la trama basilare, dopodiché la storia si dirama in un particolare intreccio amoroso stile harem al maschile, poiché tutti si innamorano perdutamente di Alice - maschi e femmine che siano. Alice viene chiamata "straniera" perché non è un abitante di Heartland, ma in realtà Alice è una straniera perché è diversa da loro: ha un cuore che batte sotto la pelle, mentre gli abitanti di Heartland posseggono un orologio. Ciò significa che la nostra Alice è una ragazza assai speciale per gli abitanti di Heartland: è una cosa preziosa, e tutti la amano.

Il punto forte di questo manga è nell'originalità. Ci sono elementi di indubbia innovazione: gli abitanti di Heartland sono un covo di mafiosi, sanguinosi assassini, e bambini yandere con le pistole in mano. Ma ci sono altrettanti punti deboli a sfavore del manga: l'assenza di un vero e proprio svolgimento della trama. La trama è perlopiù assente quasi totalmente, benché nel complesso io non ne abbia troppo risentito. Proseguendo la lettura del manga molto presto ci accorgeremo che esiste sì un unico filo conduttore, ma che non esiste una sotto-trama, affatto.
Avremo semplicemente una serie di vicende che vedono Alice come protagonista, e la vedremo pian piano avvicinarsi ad ogni abitante di Heartland, approcciandosi a lui o a lei in modo diverso. Il Bianconiglio, lo Stregatto, il Cappellaio Matto e molti altri verranno attratti dalla "straniera", e lei si ritroverà al centro di tutto questo.
Un altro punto a suo favore è la comicità! Trovo che la comicità debba sempre essere presente in un manga - qualsiasi opera deve avere dei momenti simili per spezzare un po' - ma deve essere dosata nella giusta quantità. Insomma, deve essere somministrata bene al lettore, altrimenti finisce per andarci di traverso, non trovare? Qui la comicità c'è ed appare al momento giusto facendoci sorridere. Ci sono tanti siparietti comici all'interno del manga che io ho gradito moltissimo!

L'altro punto debole a mio parere sono i disegni. Spesso le bocche, gli occhi e, mi sembra, anche le orecchie non vengono disegnati affatto. Detta così fa ridere, lo so, ma è proprio vero. Vengono lasciate "in sospeso" sia le bocche che spesso gli occhi, e questo particolare non mi garba affatto. Sono una persona che, quando legge un manga, deve amarli i disegni, altrimenti non viene coinvolta molto dalle vicende. I disegni di Soumei Hoshino sono più che accettabili, sì, ma non eccellenti. Il tratto è abbastanza dolce, i dialoghi curati e facilmente leggibili (elemento da non sottovalutare mai), e nel complesso l'opera o godibile anche se io avrei preferito uno stile di disegno molto più particolareggiato. Ma, a quanto pare, i particolari non fanno proprio per Soumei Hoshino, dato che non si impegna nemmeno per una bocca o per un occhio, figuriamoci per uno sfondo (gli sfondi sono una pecca inimmaginabile, davvero). Secondo me avrebbe fatto prima a sopprimerli direttamente, a questo punto, dato che sono talmente vuoti da far paura.
Ci sono, però, alcune illustrazioni davvero meritevoli di tanto in tanto, e pagine doppie disegnate benissimo, anche in modo realistico, aggiungerei. Le copertine sono tutte impostate nello stesso identico modo, ma cambiano i personaggi che ruotano attorno ad Alice, nonché gli accesi colori utilizzati.
Sinceramente, volume dopo volume, ho anche iniziato ad apprezzato lo stile della Hoshino senza farmi poi troppi problemi. Perché complessivamente non è un cattivo disegno. Gli sfondi vuoti sono la pecca più grande assieme alle bocche e agli occhi mai finiti; ma per il resto è un manga godibile anche per i disegni della Hoshino (insomma, non sono da buttare e di certo non sconsiglierò il manga per questo elemento).

Parlerò adesso in modo sincero e vi parlerò di Alice in Heartland in modo personale: è un manga che, come pochi, mi ha colpito. Quando leggo un manga per decidere se leggere o meno il volume successivo io ho bisogno della voglia di proseguirlo. Questo desiderio di proseguire un manga non sempre nasce, eppure con quest'opera accadeva capitolo dopo capitolo, volumetto dopo volumetto. È un'opera intrigante, misteriosa, e con un intreccio al limite del folle. Tuttavia essa non ha una vera e propria trama, i disegni non sono eccellenti e i misteri restano irrisolti (soprattutto il mistero di Peter White e che cosa lo leghi così profondamente alla sua dolce Alice, e ciò che riguarda la sorella di Alice).
Io, però, essendo stata colpita tantissimo da questo manga lo consiglio spassionatamente a chi ama gli intrecci amorosi, a chi sarebbe felice di ritrovarsi davanti un Cappellaio Matto con un fucile in mano e uno Stregatto che fa le fusa alla nostra Alice. Ci sono pro e contro. Io, sinceramente, con il passare dei volumi ho iniziato a dimenticarmi dei contro, poiché ero troppo presa dalle vicende e dalla lettura della storia per lamentarmi dei disegni della Hoshino.