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Pur attribuendo la loro nascita al decennio precedente, quello degli idol è un fenomeno tutto anni '80. Grazie alla larga diffusione di programmi televisivi dedicati, - spesso trasmessi in prima serata su scala nazionale - la nascita di riviste specifiche e il boom del mercato discografico, oggi in Giappone e non solo questa decade viene definita la "Golden Age of Idol", dove ogni anno ne spuntavano dal nulla a decine.
Un mercato tanto fiorente quanto saturo che rischiava di esplodere, e ciò rendeva la carriera di una idol terribilmente breve. Se escludiamo infatti le poche eccezioni del periodo come Seiko Matsuda (definita appunto la "eternal idol"), Akina Nakamori e "Kyon Kyon", poche riuscirono a rimanere sulla cresta dell'onda per un lungo periodo, specie se, a differenza delle succitate, non potevano vantare effettive qualità canore o recitative, quindi venivano per lo più sfruttate dalle major come ragazze-oggetto atte a fare da testimonial per shampoo, cosmetici o più semplicemente riviste fotografiche.

Il fenomeno trasmigra anche nel mondo degli anime. Per quanto tardivi, Idol Densetsu Eriko, conosciuto in Italia come "Ciao Sabrina", e Aidoru Tenshi Yōkoso Yōko ("Diventeremo Famose") dello Studio Ashi ne sono un ottimo esempio. Il tema musicale e delle idol colpisce in modo particolare il majokko, vedi Mahou no Star Magical Emi e Mahou no Tenshi Creamy Mami, conosciutissime anche in Italia e di produzione Pierrot, studio nato da una costola della Tatsunoko (Macross, Lynn Minmay che canta e diventa la prima idol-anime, si rigira ma siamo sempre lì insomma).

Il giovane Masakazu Katsura, dopo un paio di tentativi falliti di ripetere il successo di Wingman (Vander, Voguma.n..) prende la palla al balzo e sforna questo Present From Lemon, commedia ambientata nel mondo della musica. Fallisce nel descrivere in modo realistico il sistema che ruota attorno alle idol ma l'opera è un crocevia nella carriera dell'autore, soprattutto dal punto di vista grafico, dove troviamo disegni più realistici e ragazze sempre più belle ispirate a vere modelle giapponesi, per quanto ancora non raggiungano l'eccellenza vista nei suoi lavori successivi.

Come detto però Present From Lemon non riesce ad illustrare lo spietato sistema che ruota attorno al mercato musicale, ha il difetto di essere ancorato al positivismo tipico di uno shonen e i pochi drammi racchiusi in queste 4 sottilette risultano abbastanza prevedibili (specie se il capitolo con un esibizione di Lemon lo intitolano "L'Incidente"...). Il secondo difetto è dato dall'eccessiva velocità narrativa e di evoluzione caratteriale dei personaggi, dato il poco spazio a loro disposizione, ma in generale nessuno di loro incide davvero. Lemon è troppo esuberante per apparire simpatico e credibile, Mami è la solita amica di infanzia, Konoe che sfrutta Lemon per vendicarsi di un torto subito anni fa è un personaggio a dir poco patetico, Gen è il classico burbero che in realtà vuole bene e così via.

L'edizione italiana a cura di Star Comics risale al 1996 e in confronto agli standard odierni fa accapponare la pelle, con caratteri che paiono scritti a mano e rilegatura debole, ma personalmente ho visto di molto peggio. Per le cover invece si è deciso di darle un aspetto uguale a quelle della collana Neverland, un chiaro tentativo di accoppiare questo titolo alla prima edizione di Video Girl Ai e attirare così i suoi lettori.

Nonostante gli evidenti difetti la lettura scorre bene e dato il costo ridicolo lo consiglio a tutti i fan di Katsura curiosi di scoprire la sua evoluzione stilistica, qui a metà tra il vecchio di Wingman e il nuovo di Video Girl Ai. Present From Lemon, però, a lungo andare fatica a rimanere nella memoria e ho impiegato mezzo pomeriggio per ritrovare questi 4 volumetti sperduti in un armadio. Chissà se Katsura se lo ricorda.
5.5 arrotondato a 6.