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<b>Attenzione, possibili spoiler</b>

Video Girl Len (VGL) è un manga che dev'essere considerato come lo spin-off di Video Girl Ai (VGA). Gli eventi narrati non rappresentano il seguito di VGA. ma sono completamente indipendenti, anche se è sempre presente la figura delle "videogirl" e si ritrovano alcuni personaggi della serie precedente.

L'intreccio degli eventi è meno complesso rispetto a quelli narrati in VGA, e la storia si snoda lungo tre mesi: tutto occupa due volumetti per quattordici capitoli, lunghezza che appare adeguata. Le situazioni comiche sono ben amalgamate, con i momenti più seri e sentimentali. Rispetto a VGA ora la videogirl assiste due persone contemporaneamente (Hiromu e Toshiki), e si scopre che il nuovo Gokuraku vuole valorizzare l'amore mentre il Gokuraku ha l'intenzione di sopprimere questo sentimento.
Il personaggio di Len è molto particolare: prova sentimenti - qui non ci sono difetti nella riproduzione, le nuove videogirl sono praticamente umane - e non esita ad utilizzare metodi molto bruschi per far capire il suo messaggio. Questo la spinge anche a gesti estremi, come proporre a Toshiki di fare sesso con lei per dare una scossa a Hiromu e per sperimentare in prima persona cosa prova una ragazza che ha deciso di concedersi all'uomo che ama.
Hiromu sembra il personaggio meno caratterizzato, e rispecchia pienamente il cliché del timido che non riesce a dichiararsi alla ragazza che ama. Quando scopre che nel passato di Ayumi c'è una macchia si tira indietro, ma grazie all'impegno di Len a e gli incitamenti di Yota riuscirà a capire che in questi casi bisogna sempre andare avanti e far uscire i propri sentimenti.
Ayumi, invece, è più interessante: oppressa dal suo passato e da una storia che è agli sgoccioli, riuscirà a capire grazie a Len che le cose possono cambiare.
Toshiki sembra tutto meno che una persona degna di vedere il Gokuraku (solo i puri di cuore possono farlo); il suo personaggio evolverà fino al punto in cui, grazie a Len, che lo ascolta e consiglia, capirà che le sue storie sono effimere e riuscirà ad innamorarsi veramente di una ragazza.
Shoko, l'amica di infanzia di Hiromu e Toshiki, avrebbe meritato più spazio: il cambiamento del suo carattere perché si è innamorata è troppo repentino e fino alle ultime pagine non si riesce a capire chi sia l'oggetto del suo desiderio.

La presenza di Yota - qui personaggio di secondo piano ma molto importante - è uno dei trait d'union tra VGL e VGA. Oltre a lui ci sono il gestore del Gokuraku (meglio conosciuto come il nonno di Ai) ed alcuni camei. Quello di Nobuko, che appare solo come "la signora Nizaki" è simpatico, ma quello di Ai è, probabilmente, quello più desiderato da chi ha amato VGA. La sua apparizione è limitata ad un "balloon", ma il contesto della sua frase ci fa capire che le speranze riposte nell'ultima vignetta di VGA si sono avverate. Personalmente non mi sarebbe dispiaciuto vedere un'immagine che raffigura Ai "da grande", come ci è capitato con Yota e con Nobuko; mi manca anche l'assenza di un qualsiasi cenno alla situazione attuale di Moemi, personaggio con una storia molto travagliata in VGA.

La grafica è, al pari di VGA, entusiasmante: osservando alcune tavole si ha quasi l'impressione di guardare un film per il livello di dettaglio raggiunto (caratteristica molto evidente sui volti dei personaggi). Anche i particolari anatomici delle ragazze sono spesso oggetto di attenzione particolare da parte di Katsura: non siamo bacchettoni e spesso, oggettivamente, "è un bel vedere" (almeno per noi maschietti), ma il manga non è un ecchi, al massimo si può parlare di fan service inserito all'interno di un'opera che rimane essenzialmente una commedia sentimentale.

In coda al manga si trova un capitolo aggiuntivo "Video Girl": è il racconto con cui Katsura ha gettato le basi di VGA e VGL. La storia narrata è brevissima ma molto intensa, e merita di essere vista con molta attenzione.

In conclusione VGL è un ottimo manga. Per capirlo al massimo va letto dopo VGA sapendo che non è il suo seguito (anche perché c'era ancora ben poco da dire). In questo caso per gli amanti delle storie sentimentali è una vera fonte di emozioni di altissimo livello, da avere nella propria raccolta di opere.