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10.0/10
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Son passati 10 anni da quando ho letto questo manga eppure mi è rimasto nel cuore, come lo avessi finito di leggere ieri. “Rocky Joe” è un capolavoro immortale che per me, a oltre 40 anni dalla sua uscita in patria, resta il miglior manga sportivo di sempre. Un punto di riferimento ancora insuperato per tutti i manga sportivi.

“Ashita no Joe” (questo il titolo originale) è incentrato sulla boxe, ma lo sport è più che altro l'occasione per parlare di un uomo, della sua voglia di riscatto, del suo spirito di sacrificio, dell'importanza di continuare a lottare per poter raggiungere un obbiettivo. Joe Yabuki ha iniziato a praticare la boxe per caso, perché non sapeva come passare il tempo una volta finito in carcere eppure, alla fine, arriverà a sacrificare se stesso per questo sport.
E' un'opera cruda, cinica, poetica, drammatica e che non può lasciare indifferenti: l'eccellente caratterizzazione di tutti i personaggi fa si che le loro emozioni diventino quelle del lettore che imparerà a gioire e, soprattutto, soffrire con loro.
Il ring e la boxe sono una metafora della vita e il messaggio che ci vuole lanciare l'autore è forte e chiaro: per raggiungere i propri obbiettivi bisogna lottare, soffrire. Senza sacrifici non si ottiene nulla.

Per quanto riguarda i disegni diventa difficile dare un giudizio obbiettivo perché Rocky Joe è un manga degli anni '60 e questi sono figli del loro tempo. Comunque sono chiari, semplici e mai confusi. Inoltre è molto curata l'espressività dei personaggi, tanto che le loro emozioni appaiono quasi tangibili.

Insomma: se avete una mezza idea di recuperare questo manga non pensateci due volte e acquistatelo ad occhi chiusi perché Rocky Joe è uno dei più belli di sempre. Capolavoro assoluto!