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4.0/10
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Prima di diventare famoso grazie a "Soul Eater", Atsushi Ohkubo ha debuttato sulle pagine di Shounen Gangan con la serie "B.Ichi", raccolta successivamente in 4 volumetti, mostrando ancora uno stile acerbo ma con chiare e decise inclinazioni artistiche.

I "Pagliacci" sono persone che riescono a sfruttare una maggior quantità delle loro capacità cerebrali per ottenere particolari poteri, i quali però richiedono un "Obbligo" per mantenerli. Shotaro è uno di questi, ed il suo potere delle "Ossa Matte" richiede l'obbligo di compiere almeno una buona azione al giorno, portandolo così a confrontarsi spesso con i pregiudizi della gente malgrado le sue buone intenzioni, per colpa dei pagliacci che sfruttano i loro poteri per fare del male, mentre prosegue il suo viaggio alla ricerca del suo amico Emine.
Fin dalle prime pagine si nota come l'opera non brilli per originalità, pur vantando qualche piccola idea più ispirata, e proseguendo non ci saranno particolari sviluppi che permettano di smentire queste impressioni. Anzi, si aggiungeranno personaggi piuttosto semplici e schematici che non sapranno ravvivare con efficacia il tutto, a partire dall'ottimista protagonista che ricalca la figura di tantissimi altri protagonisti di manga per ragazzi.
A favore dell'opera bisogna ammettere che i suoi messaggi sull'amicizia e le piccole crescite di alcuni personaggi risultano gradevoli per quanto stereotipati, mentre la comicità demenziale, tipica dell'autore, non deluderà chi ha già avuto modo di conoscerla e apprezzarla.
Un'altra eccellente qualità arriva solamente verso l'arco narrativo conclusivo, dove l'autore mostra la sua peculiarità di creare atipici poteri dagli svariati usi in battaglia grazie all'unico vero nemico che si vede in azione, seppur particolarmente eccentrico e stravagante come gli altri.
Purtroppo a rovinare completamente questa lettura - tutto sommato sufficiente - è il pessimo finale, dove la storia inizia a mostrare la vera ossatura sulla quale si regge e narra finalmente quello che teoricamente era il plot di base, ma che sembrava svanire pagina dopo pagina, divagando al contempo nel passato del protagonista. In questo climax di spiegazioni ed eventi si arriva così ad un finale aperto che somiglia di più ad una troncatura netta prima del vero finale. Con solo qualche manciata di capitoli in più si poteva dare una fine dignitosa e ben fatta, anziché questa fredda e insipida accozzaglia di pompose parole.

I disegni dell'autore rivelano ancora quanto Ohkubo sia inesperto ed alle prime armi, tuttavia lo stile non è poi così lontanto da quello che ha reso celebre l'autore. Più che bellezza dei disegni però si parla dell'atipica e delirante scelta decorativa degli stessi, dalle simbologie dei personaggi agli strambi abbigliamenti che mostrano - sempre in linea con lo stile singolare di ogni individuo ovviamente - mentre non mancano edifici assurdi o la Luna dal ghigno malefico in cielo.
Purtroppo il tratto grezzo e sporco non giova al tutto, quindi anche se lo stile dell'autore e palpabile risulta ancora troppo leggero per risultare particolarmente incisivo, così come le scene d'azione che mostrano solo una leggera infarinatura rispetto a quello che l'autore mostrerà di essere in grado di fare.

Ottimo il rapporto qualità/prezzo offerto dai quattro volumetti della Jpop. La carta è bianca e di buona grammatura, la stampa è pulita e priva di difetti e la rilegatura risulta rigida e resistente. Il tutto avvolto da una sovraccoperta che non fa altro che aumentare il pregio di questa edizione economica ma relativamente lussuosa.

Il manga "B.Ichi" è macchiato quindi da personaggi stereotipati e piuttosto semplici - seppur l'autore inserisca qualche figura eccentrica - che rendono ancor più banale uno shounen piuttosto scontato e privo di particolari originalità, sia nelle idee che nei contenuti, mentre la pessima troncatura finale rende la lettura praticamente inutile e quasi fastidiosa.
Gli unici lettori a cui sembra indirizzato "B.ichi" sono coloro che hanno letto ed apprezzato "Soul Eater" e, ammirando l'autore, si perderanno in questo shounen banale e demenziale dove ci sono un'infinità di peculiarità - grafiche e non - che rimandano a quello che sarà la sua futura opera di successo, lasciando spazio a dubbi su quanto di "B.Ichi" ci sia nella successiva opera.