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Hikikomori. Questo astruso termine di origine asiatica nasce come mezzo per identificare coloro che soffrono di particolari disagi psicologici che li portano ad avere comportamenti gravemente antisociali e alla reclusione, estraniandosi dal mondo intero. Questo fenomeno sociale è in continuo aumento, non solo nella terra del sol levante, e l'autore Tatsuhiko Takimoto decide di usare le sue esperienze di ex-hikikomori per poter raccontare con toni tragicomici la difficile vita di chi soffre di tali problemi.

I complotti sono spesso trovate false ed assurde con poche basi di fondamento, se non particolarmente assurde ed incredibili, spesso create da gente problematica per sopperire ai propri disagi mentali. Probabilmente tra queste ci saranno anche alcune rarissime eccezioni con basi solide, ma per ora Sato - un Hikikomori ventiquattrenne che ha interrotto gli studi e non lavora, sopravvivendo solo con i soldi mandati dai genitori - ha trovato l'unico vero complotto che piegherà il mondo: il complotto della NHK!
Dietro la sigla della TV pubblica si nasconde una realtà ben diversa: da anni propinano ai giovani gli anime ricchi di bei messaggi di speranza, ottimismo e "tante belle cose" che regalano falsi ideali. In questo modo, mentre si raggiunge l'età adulta, questi illusi ragazzi non sanno più come difendersi dal mondo e dalla difficoltà giornaliera nel perseguire la felicità, trasformandoli tutti in Hikikomori!
I primi capitoli sono inaspettatamente pesanti e visionari, con dialoghi astrusi e personaggi criptici che si dipanano tra argomenti pesanti quali l'uso di droghe leggere, i giochi erotici ed i lolicon. Anche la commedia che ha distinto le trasposizioni di questo libro è molto labile, spesso l'atmosfera tragicomica è palpabile ma non sempre efficace, però proseguendo la storia diventa sempre più intrigante e la commedia migliora, seppur di poco.
I personaggi, per quanto ricercati nella loro delirante follia, sono necessari per andare ad impattare con il più vasto pubblico possibile e dare figure nelle quali il lettore possa anche rispecchiarsi, e complessivamente possono anche vantare una discreta cura psicologica, soprattutto la dolce Misaki, che si rivelerà terribilmente umana nella sua fragilità e nel suo modo di ferire gli altri per valutare meglio se stessa.
Complessivamente, quindi, la storia migliora sotto ogni aspetto ad ogni capitolo, andando inoltre a regalare piccoli approfondimenti sempre più curati e profondi, riunendo tutte queste peculiarità nell'incredibile finale, eccezionalmente intenso ed emozionante.

L'inizio non è molto esaltante, oltre che confusionario per via della narrazione non proprio perfetta, ma continua a migliorare come in un vortice sempre più intenso e rapido che cattura sempre più il lettore, portandolo a porsi domande interessanti e accompagnandolo per la strada giusta da seguire per trovare le risposte a importanti domande, qualsiasi esse siano.
In tutti noi c'è un Hikikomori più o meno grande, che cerca di rifugiarsi in un mondo tutto suo dove poter fuggire dal dolore, dalla paura e dal futuro. E questa lettura, per quanto folle ed audace, può darci una mano importante.