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6.0/10
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Colpire, colpisce. Ma personalmente non mi ha entusiasmato. Ero alla ricerca di qualcosa di "diverso", e l'ho trovato, ma non mi ha soddisfatto. A volte trovo che nei manga per ragazze giapponesi si stenti a trovare una via di mezzo: o l'amore platonico esasperato o l'amore fisico esasperato. O l'emblema della castità e timidezza adolescenziale o quello del disamore verso se stessi e il proprio corpo. In questo caso parliamo del secondo genere.

Anche se sui disegni avrei un po' da ridire, è un manga fatto abbastanza bene. Le storie hanno un loro senso e, come fa ben capire il titolo nonché i disegni graffianti della copertina, qui c'è poca dolcezza. Le lacrime non sono quelle delle soavi emozioni, ma quelle amare dello scontro con la realtà, nuda e cruda, senza alcuna sensazione leggiadra e pura ad alleviare il peso dell'adolescenza. Purtroppo, anche se l'idea è essenzialmente giusta, cioè dipingere la realtà e non edulcorarla e ammantarla di buoni sentimenti, mi sembra che in questo caso si sia voluto fare una cosa fuori dai canoni a ogni costo, proprio per stupire, e si sia calcata troppo la mano. Mah.

Il corpo non è quello meraviglioso e sempre perfetto dei manga classici per ragazze, ma è come una presenza obbligata, un po' scomoda e a volte ancora incompresa attraverso la quale scoprire il mondo e se stessi. Non c'è quel rispetto quasi aulico per i sentimenti, le questioni di onore e le promesse, ma viene raccontata la vita spicciola, contraddittoria e difficile di ragazzi giovani che cercano di crescere, trovare le proprie ragioni e il proprio posto nel mondo.

Nel momento in cui si legge, di certo questo manga riesce ad accendere dentro determinazione e partecipazione, il problema è che una volta finito rimane poco in testa, a parte forse il primo episodio, molto particolare. Le vite e le lotte di questi ragazzi scivolano via dai nostri ricordi forse un po' come quei momenti strani della nostra adolescenza che abbiamo cancellato perché insignificanti, alla luce di ciò che siamo oggi e i nostri problemi di adulti. Eppure quei colpi li abbiamo presi, li abbiamo incassati anche noi come i protagonisti del manga, e abbiamo dovuto reagire. Leggere questo fumetto è un'esperienza simile: indigna e appassiona, ma poi lascia vuoti, è come se mancasse qualcosa che sia realmente significativo.

Conclusioni: è un manga rivolto a un target d'età ben specifica. Forse se a leggerlo è un'adolescente vi scoprirà una realtà forte, senza mezzi termini o vie di fuga, che lo lascerà attonito e su cui rimuginerà a lungo con buone dosi di introspezione. Ma se avete già superato quella fase della vostra vita, sorriderete con l'aria di chi la sa lunga e passerete velocemente oltre, dimenticandovi in fretta le vicissitudini di quei pochi anni, più contraddittori di tutti gli altri messi assieme. Leggetelo lo stesso, per carità: tutti noi abbiamo ancora da imparare qualcosa. Ma se non siete neanche arrivati alle scuole superiori lasciate perdere: ha molta amarezza da raccontarvi, pure troppa, e il mondo che scoprirete è già abbastanza amaro nella realtà. Non rovinatevelo prima del tempo.