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10.0/10
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Attenzione, potrebbe contenere spoiler.
Touch, mai titolo fu più azzeccato per un manga. Touch è il tocco delicato e genuino che riesce a giungere fino al cuore del lettore, conquistandolo totalmente. Credo che, nonostante gli sforzi immani che farò per scrivere questa recensione, non riuscirò mai a trasmettere le emozioni, le sensazioni che questa opera mi ha comunicato, è per me un'impresa impossibile: sarebbe sempre troppo riduttivo nei confronti di questo manga; io ci provo, comunque.

"La semplicità è la forma della vera grandezza."

E' con questa citazione che intendo iniziare a recensire Touch, perché Touch è una storia semplice, narrata in modo ineccepibile.
Kazuya e Tatsuya sono due gemelli, uguali ma al contempo profondamente diversi. Uguali nell'aspetto, diversi negli atteggiamenti, nei pensieri, nelle passioni. Accanto a loro c'è Minami, inseparabile vicina di casa nonché loro cara amica d'infanzia, considerata dai due quasi come una sorella. I tre ragazzi crescono e vivono sempre insieme, condividono tutto. Kacchan e Tacchan, questi gli storici soprannomi, sono però davvero diversi, si può dire che siano agli antipodi. Mentre Kacchan è un brillante e sportivo studente, asso del club di baseball del Meisei, Tacchan è l'esatto contrario: svogliato e profondamente scansafatiche. Inutile dire che Kacchan abbia tutte le ragazze ai suoi piedi… proprio tutte no, una, nonostante gli voglia comunque molto bene, non riesce ad amarlo come invece ama suo fratello Tacchan; ebbene, questa è proprio Minami. La storia inizia così, dunque, con questo particolare triangolo amoroso in cui Kazuya ama Minami che però a sua volta ama Tacchan. Quest'ultimo è anch'egli innamorato di Minami, ma, volendo molto bene al fratello, e per non farlo soffrire, avrebbe addirittura deciso di rinunciare alla sua amata lasciandola così a Kacchan. Quell'“avrebbe”, però, non è messo a caso…
Questo, infatti, è Touch prima che un irreparabile evento cambi irrimediabilmente il corso delle cose: Kazuya muore, e muore proprio prima delle finali per arrivare al Koshien. Il desiderio più grande di Minami era quello di raggiungere il Koshien, e Kazuya le aveva promesso che avrebbe esaudito tale richiesta; purtroppo le cose non sono andate come ci si aspettava. Da qui in poi Touch cambia, e con lui cambiano anche i personaggi che ne fanno parte. Tacchan deciderà di impegnarsi nel baseball per cercare di arrivare al Koshien, e mantenere definitivamente la promessa con Minami. Ma la cosa più bella di Touch, secondo me, è il grande significato simbolico del baseball. Sì, perché personalmente ho visto il baseball, sport a cui l'autore è indubbiamente molto affezionato, come una grande metafora per rappresentare il percorso di crescita interiore compiuto da Tatsuya. Egli si allena, migliora, diventa sempre più bravo, si scrolla di dosso ogni pregiudizio o titolo che gli fosse stato affibbiato e cambia, diventando una persona nuova, più matura, più responsabile, una persona che, finalmente, potrà comprendere e farsi carico dell'amore di Minami. Ovviamente Tacchan è aiutato in questa sua impresa dai tanti amici e compagni d'avventura come il simpatico e buon Kotaro, che inizialmente vede Tatsuya con negatività ma poi sarà costretto a ricredersi, il pugile Harada, apparentemente freddo e senza cuore, che però si dimostrerà essere forse la persona più buona di tutto il manga, l'intraprendente Yuka, sorella di Akyo, innamorata, invano, di Tacchan, Nishimura e Akyo Nitta, i due rivali nel Baseball (e non solo) di Tatsuya, l'allenatore Nishio e il suo sostituto Kashiwaba. Tutti questi personaggi, caratterizzati ottimamente da Adachi, aiutano Tacchan nel suo percorso di maturazione.

A conferma della tesi sostenuta prima, ovvero quella della semplicità, effettivamente anche i disegni non ne sono esenti. Lo stile di disegno di Adachi è inimitabile, e io trovo che sia fantastico e funzionale. Volti espressivi e sfondi eccezionali, queste le componenti principali del disegno del Sensei; i personaggi parlano da soli, talvolta non è nemmeno necessario che vengano inserite le vignette, proprio perché il disegno permette di capire tutto. Le partite di baseball sono realizzate con una dinamicità tale da farle sembrare reali, e ciò è davvero notevole.

L'edizione StarComics è un po' vecchia, a me l'adattamento non è dispiaciuto, credo sia abbastanza coerente; per quanto riguarda i materiali, beh, nonostante sia un'edizione di dieci anni fa, io non ho riscontrato alcun problema. Questo è comunque certamente un manga che merita una riedizione, assolutamente.

In conclusione consiglio Touch a tutti quelli che avessero voglia di leggere qualcosa di poetico ed emozionante. Una vera perla: 10.