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Ecco a voi la bruttissima copia di "Mars" in una versione da "superbatticuore" e da situazioni tirate per i capelli. Questo shojo va alla ricerca delle situazioni perfette e poco credibili, delle parole che all'improvviso sgorgano fuori nell'atmosfera rarefatta di fiorellini e luccichii come da copione, senza un minimo di coerenza fra i personaggi, i loro caratteri, il loro cervello e quello che l'autrice mette loro in bocca da dire. Solite azioni impulsive fatte non si sa in base a quale intelligenza. Soliti argomenti, disegni ordinari, banalità su banalità su banalità. Scontato da morire, tutto incentrato su una storia d'amore da spasimo e con poco altro intorno. È uno shojo, va bene, non potevo aspettarmi chissà cosa, ma ci sono shojo e shojo… e questo è uno di quegli shojo recenti che non sanno reinventarsi né essere originali né metterci un pizzico di personalità. Quando ne leggo rabbrividisco, ormai sembrano essere sfornati in serie, tutti uguali, sia come disegni che come trame. Non spreco altro tempo a scriverne una recensione piena di critiche, non ne vale proprio la pena.