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8.0/10
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Manga edito in Italia dalla Jpop, Arago è uno shonen molto recente, la cui stesura iniziò nemmeno cinque anni fa. Disegnato ed ideato da Takahiro Arai, già autore della serie shonen "Darren Shan", Arago si presenta come l'opera di un autore già formato, che quindi dà il meglio di sé dall'inizio alla fine dell'opera.

Edizione:
L'edizione è molto buona, come lo standard Jpop vuole, e i volumi hanno un prezzo di 5 euro, relativamente buono per essere della Jpop. Un buon rapporto qualità/prezzo, quindi.

Trama:
Il manga narra le vicende di Arago, giovane ragazzo al quale, da piccolo, vengono assassinati i genitori da un misterioso individuo, Patchman.
Lui e il fratello gemello decidono quindi di dedicare la loro vita alla ricerca di questo individuo, autore di molti altri omicidi, e lo fanno in due modi completamente diversi: mentre Ewan, il fratello, decide di seguire la strada della giustizia ed arruolarsi nella polizia, Arago scompare dalla vita del fratello e decide di indagare da solo.
Finalmente, dopo tredici anni compaiono nuove tracce di Patchman, e i due fratelli hanno modo di rivedersi...

Disegno:
Il disegno è molto valido e ben curato. Essendo la seconda opera dell'autore, possiamo subito godere di uno stile di disegno evoluto e ricco già dal primo volume. I paesaggi, molto evocativi (il manga è ambientato a Londra), sono realizzati minuziosamente, ed anche i personaggi sono disegnati molto bene.
Non rendono molto bene in alcuni combattimenti, purtroppo, perché non riescono bene a focalizzare l'attenzione sul soggetto della vignetta, che in diverse occasioni dovrà essere osservata più volte.

Personaggi:
I personaggi sono caratterizzati in modo soddisfacente, anche se, in alcuni di essi, non mancano delle lacune nella caratterizzazione che, unitamente ad altri fattori, non hanno fatto meritare al manga un voto maggiore.
Tali lacune non mancano però nel protagonista, che è ben definito a livello caratteriale, ma saranno più visibili avvicinandosi ai personaggi secondari: le loro scelte e comportamenti non saranno sempre comprensibili appieno.

Commento:
Un ottimo shonen, che sviluppa più che discretamente ogni ambito che coinvolge, senza però eccellere in nessuno di essi. Affetto da un forse eccessivo buonismo, che risulta quasi forzato in alcuni passaggi, e da una iniziale scontatezza, ci regala un finale creato egregiamente, con dei buoni colpi di scena; un finale creato in maniera tanto accurata che è difficile trovare in altri manga.

Voto: 8.