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Se iniziassi a descrivere in breve tutti i punti forti di questo manga vi dovreste sorbire una sfilza di superlativi assoluti. Risparmio quindi lo strazio riassumendo tutto in una sola parola: meraviglioso.
Eh già "A Lollipop or A Bullet" è questo: un manga meraviglioso.
Devo però tentare di farvi capire il perchè senza farmi prendere dal fervore (credetemi, è veramente difficile) e per questo inizierò analizzando il manga punto per punto, parlandovi di tutto ciò che lo rende un piccolo capolavoro.
"Proiettili di Zucchero" è un manga che tramite scelte molto coraggiose conquista pienamente il lettore. E' lecito chiedere: "ma di quali scelte coraggiose si sta parlando?". Be', la risposta è relativamente semplice: l'autrice adopera n trucco estremamente acuto, in quanto crea dei piccoli misteri che il lettore potrebbe riuscire a sciogliere semplicemente grazie alla propria cultura generale. Questo causa un effetto molto interessante (e per quel che ho letto fin'ora inedito): infatti il lettore viene colpito dalla soluzione del mistero, così semplice da sentirsi quasi stupido per non aver risolto l'enigma con le proprie forze, ma, allo stesso tempo, ammirato per l'autrice che, grazie al ritmo sostenuto e alla storia coinvolgente, non gli ha lasciato il tempo di ragionare. Questo modus operandi coinvolge e convince risultando estremamente originale.

Ma la grande bellezza di questo manga risiede anche nei personaggi. Che si stia parlando della criptica ragazza che crede di essere una sirena o della giovane campagnola stufa della vita che le propone solo "proiettili di zucchero" si discute comunque di personaggi con una magistrale caratterizzazione psicologica. E non sto parlando di soli due personaggi ma di un cast di ben cinque ragazzi, ragazze e uomini che verranno ampiamente analizzati e messi sotto la lente d'ingrandimento del lettore nel momento più tragico della loro vita.
Infine, ma non meno importante, va notata la capacità dell'autrice di creare un'atmosfera piena di suspance: spesso ci sentiremo colpiti da un sentimento di riluttanza, di avversione per gli avvenimenti. Il lettore vorrebbe che una precisa cosa non sia successa e spera che qualcos'altro non accada. Questo meccanismo mette il lettore (chi più chi meno) in uno stato di ansia, di tensione narrativa e psicologica.
Ma i plausi non vanno fatti solo alla sceneggiatrice: alla trama di Kazuki Sakuraba è stata infatti Sugimoto a dare una forma vera e propria. La disegnatrice dimostra di possedere un tratto pulito e semplice, perfetto per le scene inquietanti e per tavole che mostrino in modo delicato la durezza e l'orrore di ciò che avviene.
La regia è ottima e le scelte stilistiche (come l'applicazione di retini vedo-non-vedo sulle scene più cruente) permettono alla fantasia del lettore di viaggiare arricchendo di nuovi dettagli la storia.
L'edizione Panini è molto costosa ma è fatta con ottimi materiali e, grazie alle spugnature (colorazione di tonalità i stile evidenziatore blu in un volume e rosa nell'altra), si distingue facilmente tra gli scaffali lanciando un messaggio cristallino: "Comprami, accipicchia!". Be', caro lettore, ti lascio un ultimo suggerimento: "A lollipop or a bullet" non è solo un piccolo capolavoro, ma un capolavoro vero e proprio. Ascolta quello che suggerisce la copertina e non te ne pentirai!