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Il volume "Mirai Nikki: Paradox" è, senza addolcire l'espressione, il classico volume fatto solo per spillare altri soldi ai fan della serie "Mirai Nikki: Future Diary".
Già il plot suggerisce come la storia sia campata in aria: Murumuru stava preparando del mochi quando ha erroneamente sbattuto il martello (che si usa per pestare il riso) sulla parete di causa-effetto producendo una variazione nel mondo reale: Yuno Gasai risulta scomparsa nel nulla! La serva del Dio tenterà quindi di prendere il posto della famigerata yandere, ma a salvare Yukiteru dal killer non sarà lei, bensì Haru Akise (che per qualche misterioso motivo, in questa linea temporale, era sulle tracce dell'omicida).
Subito si capisce che, per rendere il progetto interessante, si sarebbero dovuti riscrivere tutti i dodici volumetti della serie "madre", invece Paradox è un volume unico che ripercorre le prime tre sfide di Yukki (contro il killer, contro Uryu e contro la setta del Sacro Occhio) in modo frettoloso per poi creare un finale ampiamente fuori di testa incomprensibile ancora più che nel caso di future diary.
Il Volumetto tenta di rivedere le vicende in salsa comica e romantica fallendo nei primi due capitoli ai quali segue una simpatica love story. Il finale di sicuro rovina tutto.
Esattamente come in Mosaic il disegno è identico a quello della serie originale e perciò non proprio esaltante.
Se già "Mirai Nikki Mosaic" aggiungeva ben poco alla storyline, "Mirai Nikki Paradox" non chiarisce proprio nulla producendo un ipotetica storia alternativa che sostituisce Gasai a Akise sviluppata poco e in un clima comico che poco si addice alla serie splatter e tesa di Esuno.
Non consiglierei il volume quasi a nessuno: a trovarlo sufficiente potranno essere solo i fan sfegatati del detective sessualmente ambiguo. Il titolo si salva da un voto più basso perché alla fin fine due capitoli su cinque sono abbastanza ben riusciti e perché, nella sua insensatezza il manga non annoia.