logo GamerClick.it

-

Iniziare a leggere Assassination Classroom necessita di un atto di fede, una "sospensione dell'incredulità" notevole, dato che, pur essendo ambientato nel nostro mondo, in una scuola giapponese, sono molti gli elementi su cui si glissa e che rendono la storia decisamente fuori delle righe.
Bisogna infatti accettare che esista un essere alienoide-polipoide che s'è pappato mezza luna senza che questo crei alcun scompenso alle maree. Il fatto che questo essere minacci di distruggere anche la terra in un anno preoccupa il governo (e meno male!), ma lo stesso governo non si fa alcun problema a decidere che va bene accettare le sue richieste, tra cui farlo diventare un insegnante e trasformare un gruppo di adolescenti in una banda di assassini. Studenti in questione che non hanno alcun scompenso emotivo a sapere che il destino dell'intero mondo è nelle loro mani, né per il fatto che dovranno uccidere il loro insegnante, che è sì uno strambo essere dalla testa tonda, ma a quanto pare è comunque qualcuno a cui loro tengono perché è effettivamente un buon maestro. E in genitori, in tutto questo? Probabilmente non ne sanno nulla: per il bene del mondo, questo e altro!
Tolti questi elementi irrealistici, e tolto l'elemento sovrannaturale dell'insegnante alieno, la prima cosa che Assassination Classroom mostra è la versione aliena di GTO. Il polipoide (chiamato Koro-sensei) vuole essere, per qualche motivo che presumo verrà spiegato in seguito, davvero un buon insegnante quindi, tra un tentativo di omicidio e l'altro, si hanno una serie di brevi storie autoconclusive riguardanti alcuni degli alunni e a volte anche gli insegnanti-barra-assassini, con i loro problemi (che, devo dire, sono parecchio più edulcorati rispetto a quelli di GTO!) e il modo dell'insegnante-polipo di risolverli.
Questo tipo di narrazione presenta lo stesso "difetto" dei manga di questo tipo, dal già citato GTO ad Hammer Session, a Negima: il fatto che la classe venga presentata tutta contemporaneamente, per cui il lettore viene invaso da questo gruppo di persone di cui a malapena conosce i nomi, e che vengono presentati uno alla volta nei capitoli a loro dedicati, per poi tornare velocemente nel dimenticatoio quando si parla di altro. Spesso capita che alcuni di questi alunni spuntino quasi da nulla molti volumi dopo, senza essere mai stati notati prima, e si dà per scontato che fossero nella classe. Altri, addirittura, non hanno nemmeno un capitolo dedicato, fanno spesso da supporto in molte situazioni ma in definitiva non hanno quasi una personalità ben definita.
In questo gruppo omogeneo sono pochi quelli che davvero emergono, tra cui ovviamente il supposto protagonista, Nagisa, che però solo successivamente acquista un ruolo sempre maggiore e soprattutto inizia a delinearsi una storyline più precisa a sua riguardo; inizialmente, infatti, è solo l'ombra che serve per narrare le avventure di Koro-sensei, che è in effetti il vero protagonista, con le sue idiozie e con la sua storia. Gli alunni, almeno inizialmente, fanno solo da spare-partner, servono perché lui deve risolvere i loro problemi e deve essere ucciso da loro; è solo più avanti, quando la storia inizia ad assumere altri contorni, che questi pochi hanno l'opportunità di avere più ruolo e di permettere al lettore di iniziare ad affezionarsi anche a loro.
Questo tipo di narrazione, con il pretesto che Koro-sensei rimarrà nella classe per un intero anno scolastico, prima di distruggere la terra, permette anche all'autore di portare su carta qualunque cliché scolastico possibile: gli esami (con tanto di gara con le altre classi), il fatto che la sua classe sia considerata la peggiore, le gite scolastiche, la festa dello sport, e così via. Mi aspetto di avere altri momenti topici di qui alla fine del manga; fine che probabilmente non sarà molto lontana, perché non credo che come narrazione si possa eccedere l'anno che si è deciso all'inizio della storia.
E la storia, effettivamente, qual è? Possiamo dire che la trama ci sia e non ci sia. Fin dalle prime battute viene fatto intendere che il simpatico polipoide ha un qualche motivo (probabilmente tragico, perché l'angst è il motore delle storie) per aver deciso che vuole fare l'insegnante e che vuole farsi uccidere dai suoi allievi per non distruggere la terra. Tuttavia, questo motivo viene presto accantonato e, salvo un paio di momenti in cui vi si riaccenna nuovamente, per adesso non ne sappiamo nulla, la storia va avanti alternandosi tra capitoli di tentativi di assassinio e capitoli di insegnamento di vita, quindi con brevi trame autoconclusive.
Per quale motivo, allora, vale la pena di leggere Assassinatio Classroom? Perché fa ridere. Simple. As. That. L'irrealtà delle premesse e di certe reazioni è semplicemente funzionale al fatto che non interessa mostrare una storia realistica sul pericolo che corre la terra o sulle responsabilità dei suoi futuri salvatori. Quello lo si può lasciare a certi film americani, qui si ride per il gusto di ridere, non c'è lo spazio per patemi e per introspezione approfondita.
Per questo motivo i problemi degli studenti sono in media più semplici e meno gravi di quelli ritrovati in GTO/Hammer Session, e allo stesso tempo il manga riesce meglio quando si stacca da questa storyline, o dalla storyline della scuola con la rivalità con le altre classi e con il preside, che in fin dei conti serve solo a caratterizzare i protagonisti, e si concentra sui tentativi di assassinio ai danni dello strambo polipoide, le cui idiozie che si scoprono pian piano lo rendono indubbiamente simpatico. E' la sua presenza che permette di passare liscio i momenti topici della vita scolastica, perché si è interessati a cosa tirerà Koro-sensei fuori dal suo cappello per rendere divertente la situazione.
Non è un manga che ha davvero bisogno di una trama per essere supportato, tanto che dopo un po' non ci si chiede più il motivo di quella situazione. Si capisce che prima o poi verrà spiegata, ma per il momento va semplicemente bene farsi due risate e scoprire come gli alunni cercheranno di uccidere Koro-sensei e come quest'ultimo se la caverà. O che altri casini verranno combinati, per un motivo o per l'altro.
Se cercate uno shonen con una trama, con un buon approfondimento psicologico, o con una storia d'amore/d'amicizia, probabilmente dovrete stare lontano da questo titolo. Ma se il vostro scopo è semplicemente farvi quattro risate con un manga leggero, divertente e senza pretese, e probabilmente con una conclusione non eccessivamente lontana nel tempo, Assassination Classroom può fare decisamente al caso vostro.