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Ricordiamo ancora com'è finita la prima serie di Rozen Maiden? Interrotta all'ottavo volumetto, ci presentava il protagonista Jun e le Rozen Maiden in preda alla terribile trappola di Kirakishou, la settima e perfida sorella minore delle altre bambole. Da questo universo ci spostiamo, nella nuova serie, verso la realtà opposta, ossia quella del Jun che decise, anni prima, di "non caricare". Il ragazzo innanzitutto non è più un hikikomori, e lavora come commesso in una libreria per finanziarsi gli studi all'università. Finché, tra le riviste, non trova una curiosa pubblicazione, "Costruisci la tua bambola"... questo è solo l'inizio del coinvolgimento del ragazzo a cavallo di due dimensioni, avventura che lo porterà a conoscere il se stesso del passato e ad interagire con le bambole.

Serie che si ricollega perfettamente alla precedente, devo dire che ho apprezzato Rozen Maiden II anche più del suo predecessore. L'aggiunta del Jun adulto permette alle Peach-Pit di approfondire i rapporti umani tra bambini (e ragazzini) e adulti, ad esempio, curiosamente, il Jun che nella prima serie appariva sempre un po' triste e svogliato è qui capace di dimostrare una capacità di decisione e una schiettezza inaudite, forse proprio perché, come bambino, più atto a sognare e ad accettare le nuove situazioni rispetto ad un adulto. E allo stesso tempo, i due Jun sono riconoscibili come lo stesso ragazzo. È il caso, nel mondo del Jun adulto, della pacata sottomissione che questo dimostra verso il suo capo tirannico e immaturo, che metterebbe a prova la pazienza di chiunque. A questo proposito, un punto forte è che la storia prosegue anche nella dimensione non onirica, portando il Jun adulto a confrontarsi direttamente col motivo della sua depressione. Si ha quindi una grande maturazione del protagonista, che ho apprezzato. Quanto alle bambole, in particolare Shinku, essa appare sempre più aggraziata che mai, è un personaggio quasi malinconico, vista l'incomprensione delle sorelle per i suoi tentativi di mediazione. A poco a poco, tuttavia, anche lei riesce a riscattarsi, ma mi fermo qui per non fare spoiler sul finale. Le altre sorelle sono come le ricordiamo: l'allegra e furba Kanaria, Suiginto che rimane la maggior rivale di Shinku e determinata come non mai a diventare Alice, le due sorelle Suiseiseki e Souseiseki, pronte a sacrificarsi l'una per l'altra, mentre Hinaichigo ha un ruolo molto minore, comparendo solo nel finale. A poco a poco, avremo anche modo di conoscere i motivi dell'ostilità di Kirakisho nei confronti delle sorelle.

Per il resto, il manga presenta disegni in linea con la serie precedente, e piccole gag comiche che rompono efficacemente un'atmosfera di fondo triste, appesantita dai temi che questo manga tratta (difficoltà a socializzare, crisi d'identità, gelosie, fino alla volontà di morire). È un'opera matura che va letta con attenzione, ma che saprà sicuramente lasciare un'impronta nel lettore pronto ad apprezzare gli insegnamenti che Shinku e le altre Rozen, con le loro esperienze, offrono nel corso di tutta la lettura. L'edizione è la classica Flashbook, elastica e con sovraccoperta, molto maneggevole e di qualità. Voto finale: 7,5.