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Opera del 1973 di Go Nagai, "Dororon Enma-kun" parla di Enma-kun, il nipote del Grande Re Enma del mondo infernale. Un giorno il sovrano degli inferi decide di mandare il nipote sulla Terra per scovare e punire gli Yokai (spiriti del folklore giapponese) fuggiti. Nasce così la Yokai Patrol, compagnia composta da Enma-kun, Chapeau-Jii (vecchio spirito a forma di cappello da strega), Kapaeru (incrocio tra un kappa ed una rana) e Yukiko-hime (principessa dei ghiacci, amica d'infanzia di Enma-kun).

In questo fumetto troviamo alcuni degli aspetti più importanti che Go Nagai ha spesso proposto nei suoi fumetti. La sessualità e la sua emancipazione (argomento scottante per il periodo di uscita delle sue opere) è uno degli argomenti cardine in Dororon Enma-kun. Affiancato ad essa troviamo l'umorismo dissacrante che probabilmente ai giorni d'oggi non risulta più forte come un tempo, ma che sa comunque "mostrare i denti" con tavole dal contenuto tuttora al limite. Il terzo elemento fondamentale è la capacità di coinvolgere il lettore in prima persona, utilizzando dell'autoironia o semplicemente creando dialoghi diretti tra personaggi dell'opera ed i lettori stessi.

"Dororon Enma-kun" viene prodotto nel periodo più prolifico dell'autore, solo l'anno prima nascono dalla sua mente "Devilman" e "Mazinga Z", pilastri del genere e successivamente vedranno la luce altre opere di spessore come "Violence Jack" e "Shutendouji". Quest'opera segue uno dei diversi filoni (quello sulla sessualità correlato anche alla critica verso il sistema scolastico) che il mangaka supporterà negli anni oltre a quello sui Robot (probabilmente il più famoso). Antecedentemente a questo fumetto troviamo infatti "La scuola senza pudore" e "Cutey Honey" mentre solo 3 anni dopo "Dororon Enma-kun", verrà prodotto "Kekko Kamen" in cui Go Nagai riverserà buona parte delle sue idee legate alla critica sulla sessualità e scuola.

In sostanza l'opera scorre via leggera, non raggiunge a mio parere picchi eccezionali sia a livello di coinvolgimento che di umorismo, ma sa intrattenere e sicuramente la consiglio rispetto per esempio a "Kekko Kamen" che ho trovato molto più pesante e ripetitiva. Sicuramente consigliato ai fan dell'autore, può essere una buona lettura anche per chi si vuole avvicinare al fumetto in stile Go Nagai che non riguardi le sue opere maggiori.

L'edizione Hikari è, come loro solito, molto valida, qualitativamente quasi ineccepibile. Brossurato di grande formato (17x24cm) composto da 536 pagine in b/n, che racchiudono i tre volumi dell'edizione originale. Carta bianca di buona qualità. Ad essere pignoli, due sono i soli difetti commentabili, un insignificante errore di battitura in una nota e la relativa difficoltà nella lettura data dal grande formato e peso del volume.