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L'universo di The Earl and the Fairy, "Hakushaku to Yousei" in titolo giapponese, ha origine come light novel. Il romanzo è terminato con ben 32 volumi, e tale apprezzamento per la suddetta opera di Mizue Tani ha fatto sì che arrivassero una trasposizione animata di dodici episodi, vari drama CD e anche un adattamento a fumetti della celebre Ayuko, una delle autrici di punta per l'editore nostrano Flashbook Edizioni.
Il manga, essendo una miniserie di quattro volumi, ovviamente è più incompleto rispetto alla novel, ma è comunque un buona partenza per avvicinarsi alle avventure del conte e della fata.

La storia è ambiantata nell'Inghilterra del diciannovesimo secolo. Lydia Carlton è una fanciulla che dinanzi alla gente spicca particolarmente per i suoi capelli rossi e la sua abitudine di parlare con creature che normalmente nessuno vede. Per questo viene spesso definitiva stramba, ma lei non si demoralizza e continua a voler diventare una rispettabile Fairy Doctor affinché possa onorare i desideri della madre defunta, anch'essa una Fairy Doctor, ossia umani che hanno la facoltà di vedere creature speciali come folletti e gnomi e il cui obiettivo è far conoscere la loro magica esistenza a più persone possibili. In Scozia, la pacifica vita della ragazza s'interrompe quando riceve una lettera dal padre, che la invita a trovarlo a Londra. Così il suo viaggio ha inizio, ma arrivata quasi a destinazione viene coinvolta da certi affari oscuri. Un ragazzo affascinante la salva da una possibile trappola e si presenta come il discendente del leggendario Cavaliere Blu, ma per poter essere riconosciuto ufficialmente come tale deve impadronirsi della gemma incastrato in una spada. Per poterla trovare, egli sostiene di avere il bisogno di una Fairy Doctor, e Lydia dovrà decidere se collaborare o meno con lui. Fidarsi oppure no?

I primi albi sono, oltre ad essere introduttivi in quanto presentano la storia e i personaggi, anche quelli più interessanti poiché si concentrano sui misteri principali che attirano l'attenzione dei lettori. Man mano che si scorrono le pagine si capiscono più dettagli sull'obiettivo della missione, nonché si approfondisce il personaggio emblematico di Edgar, focalizzandosi in parte anche sul suo rapporto con Lydia e con i due seguaci, Ermine e Raven.
Sul piano narrativo, sempre parlando dei primi due tankobon, la storia scorre in modo incantevole con frangenti divertenti tra Lydia ed Edgar, ma riserva anche degli spazi più drammatici come il passato di quest'ultimo. Inoltre, a rendere tutto più avventurioso, ci pensa il tratto delicato della mano di Ayuko, la quale se la cava egregiamente coi costumi dell'epoca e le pose fiabesce.
La trama far storcere un po' il naso negli ultimi due volumi, in cui i dialoghi e le vicende si fanno più incasinati e tendono a tediare, peccando di buchi narrativi e di una caratterizzazione dei personaggi non molto sviluppata alla fine. Si ha la sensazione di perdere quel filo conduttore che legava il tutt'uno, ma probabilmente è dipeso dal fatto che essendo solo una piccola parte della lunga novel diversi dettagli vengono affrettati, dispersi, confusi. D'altronde anche l'anime era così. Ordunque, coloro che sono approdati al manga perché dopo la serie animata volevano saperne maggiormente sui sentimenti e sulle avventure di Edgar e Lydia, a malincuore non verranno accontentati nemmeno per quanto riguarda il finale. Per quello e gli altri particolari ci si dovrà immergere nei romanzi.
Il fumetto di The Earl and the Fairy è raccomandato soprattutto al pubblico che ha una predilezione per il fantasy romantico, elegante e semplice.
Comunque sia, i disegni e le copertine dell'autrice valgono l'acquisto. Da menzionare anche la buona edizione fatta dall'editore italiano.